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Polonia, ministro contro i partecipanti del Varsavia Pride: “Insulto alla moralità pubblica, sono normali?”

Pioggia di insulti ai partecipanti del Varsavia Pride da parte della politica omofoba che governa la Polonia.

varsavia pride
2 min. di lettura

Solo pochi giorni fa l’Ungheria ha approvato la cosiddetta legge anti-LGBT. Oggi, a fomentare altro odio ci pensa la Polonia omofoba, con un intervento del ministro dell’istruzione Przemyslaw Czarnek, il quale ha affermato che i partecipanti al Varsavia pride della scorsa settimana sono “un insulto alla moralità pubblica“.

La marcia di Varsavia, che ha preso il nome di Equality Parade, si è svolta domenica 19 giugno, e ha visto sfilare per le strade della capitale polacca migliaia di persone, tra cui il sindaco Rafal Trzaskowski.

Il ministro omofobo, intervistato da TVP Info, ha definito di fatto anormali le persone che manifestavano:

Avete visto le immagini della cosiddetta Equality Parade, e questo non ha nulla a che fare con l’uguaglianza. Hai visto persone vestite in modo bizzarro, un uomo vestito da donna, sono persone normali secondo te?

Solo in un secondo momento ha cercato di rimediare, spiegando che intendeva criticare solo il comportamento dei partecipanti, e non le persone presenti.

L’attacco omofobo del ministro polacco prima del Varsavia pride

Già prima del Varsavia Pride, il ministro Czarnek si è sempre dimostrato contrario alle proposte inclusive, in particolare nelle scuole.

Nelle scuole polacche, la lingua polacca è obbligatoria, non una lingua di inclusione. In polacco, soddisfare il desiderio sessuale in un modo diverso dalla norma accettata si chiama perversione e deviazione.

Tutte le proposte per rendere la Polonia un Paese più friendly o almeno fornire ai più piccoli un’educazione più rispettosa e inclusiva verso le minoranze sono sempre state bocciate, continuando invece con una propaganda omofoba come avviene in Ungheria e in Russia. A criticare il ministro, ci ha pensato Agnieszka Dziemianowicz-Bak, deputata del gruppo di sinistra:

L’unica lingua che conosci è la lingua dell’odio. Linguaggio che porta alcuni studenti, a cui dovresti stare attento, a pensieri suicidi o a auto infliggersi dolore.

Ma la Polonia, fino a quando la politica ultra-conservatrice che piace tanto al trio Salvini-Meloni-Pillon rimarrà al potere, non potrà mai essere inclusiva e aperta nei confronti della comunità LGBT.

 

Credits foto: Jakub Orzechowski / Agencja Gazeta

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