L’Unione Europea avrebbe minacciato di tagliare i fondi del Recovery Fund a quelle regioni polacche che ostentano orgogliosamente omofobia, essendosi pubblicamente dichiarate ‘libere da omosessuali’.
La minaccia sottilmente velata è arrivata grazie ad una lettera della Commissione europea, vista da EUobserver, inviata a cinque governatori locali polacchi che avevano dichiarato le proprie regioni zone “LGBTI Free”. L’UE starebbe ancora oggi decidendo come aiutare economicamente parlando il Paese per “contrastare l’impatto del coronavirus“. Ma allo stesso tempo, la commissione ha chiesto ai governatori di “valutare il rischio di discriminazione” su come i nuovi fondi sarebbero stati assegnati, ad esempio, alle imprese locali che si rifiutano di assumere persone LGBT. L’UE ha inoltre esortato i governatori ad adottare nuove “misure per promuovere l’uguaglianza e la non discriminazione” nelle loro regioni, chiedendo per iscritto quel che faranno.
La lettera è stata firmata da due alti funzionari, Joost Korte e Marc Lemaître, che hanno anche il compito di firmare assegni UE agli Stati membri su progetti sociali e regionali. “È inaccettabile che un presidente di uno stato membro dell’UE agisca in totale violazione dei trattati e dei valori su cui si fonda l’Unione europea”, ha affermato l’eurodeputato indipendente Fabio Massimo Castaldo.
Per tutta la Polonia ci sono in ballo 27 miliardi di euro a fondo perduto dai 750 miliardi annunciati da Ursula von der Leyen.
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