È stata presentata a Torino, nella sede della Film Commission Torino Piemonte, la prima web serie queer italiana, in anteprima esclusiva su Gay.it (il terzo è in programma venerdì 11 gennaio e i successivi nelle settimane seguenti, sempre di venerdì, sempre su Gay.it). Autoprodotta in 14 puntate dall’associazione teatrale e cinematografica torinese RtaMovie, che già nel 2002 produsse la prima fiction italiana a tematica gay, "Gli amici di Oskar", è stata realizzata da un team di giovani tra i 19 e i 32 anni ed è incentrata sull’amicizia amorosa di due ragazzi, Giulio e Tommaso, il primo omosessuale e il secondo etero, che si rivedono cinque anni dopo una festa universitaria in cui si erano baciati, scoprendo che la reciproca attrazione è maturata nel tempo in qualcosa di molto complesso.
“In G&T vengono affrontate le difficoltà personali dei protagonisti – spiega Francesco D’Alessio, regista, sceneggiatore e interprete del ruolo di Giulio – passando dai momenti più spensierati della commedia, tipici della loro giovane età, a toni più riflessivi. Vogliamo raccontare delle storie con la speranza che chi le veda possa rispecchiarsi e magari trovare qualche spunto per riflettere. Non per forza sull’omosessualità, non abbiamo la pretesa di fare la morale a nessuno. L’idea di raccontare l’amore tra un etero e un gay nasce dalla volontà di mettere in luce la realtà che ci circonda, perché questa è una possibilità differente e le storie che si intrecciano nella fiction sono tratte da esperienze di vita realmente accadute”.
“Per quanto la città non venga mai nominata – continua D’Alessio -, si capisce facilmente che siamo nel capoluogo piemontese per gli stock shot sulla città, dalla Mole a piazza Castello, alle Porte Palatine, ma soprattutto G&T è torinese nell’anima perché Torino è una delle città d’Italia ad essere maggiormente sensibile alla tematica gay e si adattava perfettamente alla storia che volevamo raccontare. È anche una città magica ed esoterica anche se in G&T non parliamo di esoterismo. Il mio autore preferito è David Lynch per la sua visionarietà. Il finale della prima serie è particolare e prevede la possibilità di una seconda che vorremmo realizzare”.
“Abbiamo utilizzato una troupe ridotta in cui tutti avevano uno o più compiti specifici – spiega Matteo Rocchi, coregista, sceneggiatore attore nel ruolo di Tommaso – non c’era nessuno che vagava sul set senza un ruolo preciso”. “Le location sono state scelte con un criterio anche ‘psicologico’ – spiega Fabrizio Modina, location manager – in quanto dovevano rispecchiare la personalità di chi le abitava o frequentava. Le abbiamo trovate a Torino, in provincia e nella zona dell’astigiano”.
Un’esperienza entusiasmante, come testimoniato anche da Valeria Tardivo, che in "G&T" interpreta il ruolo di Serena, avvocato dell’azienda biologica dove lavora il fidanzato Tommaso: “Sul set interpretavamo un personaggio ma eravamo anche noi stessi. Recitare all’interno di un gruppo unito di amici è stato come far parte di una famiglia, ci è venuto naturale. È stato emozionante”.
La presentazione torinese di "G&T" è stata anche l’occasione per parlare di GAYCS, il dipartimento nazionale di Aics (Associazione Italiana Cultura Sport), alla presenza del suo vicepresidente Ezio Dema. GAYCS coordina le attività in Italia di Aics rivolte alla comunità lgbt e vuole contribuire alle battaglie sul tema dei diritti negati e a favore di chi lotta per il rispetto e l’uguaglianza contro ogni forma di discriminazione. Tra le iniziative di GAYCS ci sono attività sportive e culturali, assistenza legale e psicologica, campagne di prevenzione sull’Aids e iniziative di raccolte fondi.