Un ex militare molto vicino al movimento politico di Mario Adinolfi è l’autore di un post pubblicato su Facebook in cui vengono illustrate bizzarre teorie complottiste legate alla campagna pubblicitaria della Diesel firmata da David LaChapelle e diffusa dallo scorso febbraio.
“Questa è la vergognosa immagine, comparsa ieri su di un bus romano, l’immagine ritrae chiaramente due maschi, il quale quello più adulto conduce “il gioco” mentre quello più giovane subisce l’avance. Vi sembra normale? Vi sembra un messaggio promozionale accettabile? Vi sembra una pubblicità fatta con logica e buonsenso? Per quanto mi riguarda è istigazione alla pedofilia!”
In realtà lo scatto fa parte di una campagna intitolata “Make love not walls“ (Fate l’amore non i muri) che è stata curata da David LaChapelle e che mira a promuovere la dignità di ogni singola storia d’amore contro l’odio sociale e politico che sta emergendo in questo delicato momento storico. A voler essere precisi però i due protagonisti della foto sono un uomo e una donna: la ragazza ha un taglio molto corto e gli occhiali da sole ne coprono gli occhi. La modella ha certamente un look androgino e nella campagna di Diesel sono presenti diversi baci ed effusioni omo e lesbo, in questo caso però l’autore del post ci ha visto male.
L’aspetto della ragazza ha tratto in inganno l’ex-militare e dopo che la notizia è stata ripresa da altre testate l’uomo ha scritto un altro post lanciandosi in un panegirico sulla “gaystapo” che lo controllerebbe e ribadisce: “La ragazza, se di ragazza si tratta in quella immagine, è stata messa in risalto con un messaggio ben chiaro, farla sembrare un “ragazzino” molto giovane e non una donna più che ventenne“.
Poi l’uomo ha ripreso lo slogan e il significato della campagna del brand, ovvero “promuovere la dignità di ogni singola storia d’amore“, tirando fuori la storia trita e ritrita dell’accostamento pedofilia-omosessualità: “Chiaro no? Tipo quella tra un uno più adulto ed uno meno, più di così… adesso riguardate l’immagine è ragionateci“.
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Mi sa che titolando "...normale coppia etero" ci siete caduti dentro con tutte le scarpe.