Richard Grenell, 53 anni, è l’attuale ambasciatore degli Stati Uniti in Germania nonchè direttore, ad interim, dell’Intelligence Nazionale degli Stati Uniti. Voluto da Donald Trump, Grenell è felicemente fidanzato con un uomo, è un fervente cattolico ed è un omosessuale dichiarato. Ebbene Granell ha annunciato al New York Times l’intenzione USA di tacere l’intelligence americana ai Paesi omofobi.
“Combattere per la depenalizzazione dell’omosessualità è lottare per i diritti umani fondamentali”, ha giustamente sottolineato Richard, braccio destro di un Presidente che da anni cavalca l’omotransfobia con un’ossessione quasi clinica. Eppure a detta di Grenell proprio Trump avrebbe proposto questa ipotetica decisione futura: “Abbiamo il supporto totale del presidente. Questo è un valore americano e questa è la politica degli Stati Uniti”. “Se un Paese in cui lavoriamo come comunità di intelligence degli Stati Uniti, ad esempio, ferma e arresta donne solo perché donne, faremmo assolutamente qualcosa al riguardo”. “In definitiva, gli Stati Uniti sono più sicuri quando i nostri partner rispettano i diritti umani fondamentali”.
Il sesso gay è ancora illegale in un numero significativo di Paesi del Medio Oriente, Sud-est asiatico e Africa, tra cui Arabia Saudita, Singapore, Algeria, Kenya, Uganda, Turkmenistan ed Egitto. Si ritiene che l’omosessualità sia un reato in almeno 69 Paesi in tutto il mondo. Peccato che Grenell sia attualmente solo il direttore dell’Intelligence nazionale, ed è probabile che sia cacciato nel mese di settembre, quando il Senato eleggerà il nuovo direttore. Ad oggi sono quindi solo parole al vento, di pura e apparente propaganda.
Grenell è stato nominato direttore ad interim dell’intelligence nazionale nel febbraio scorso. Trump lo annunciò su Twitter, scatenando i critici, secondo cui Richard non era qualificato per simile incarico. John Sipher, ex ufficiale della CIA, fu il primo ad osteggiarlo, perché a suo dire non aveva il “background e l’esperienza di cui avremmo bisogno per una posizione così critica”. Grenell è poi tornato sotto tiro quando è stato rivelato che ha avuto legami finanziari con il governo ungherese di estrema destra, ampiamente omofobo.
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