34enne canottiere neozelandese, Robbie Manson ha fatto coming out nel 2014, diventato una delle prime persone LGBTQIA+ a remare per la nazionale della Nuova Zelanda. Il suo esordio ai Giochi olimpici estivi di Londra 2012, nel 4 di coppia, per poi farsi vedere a Rio de Janeiro 2016, con Chris Harris nel 2 di coppia, e ora a Parigi 2024 nel 2 di coppia maschile dove è arrivato sesto insieme a Jordan Parry.
Conclusa la gara Manson ha preso di petto un argomento incredibilmente dibattuto nel corso delle Olimpiadi di Francia, ovvero OnlyFans. Nel Regno Unito c’è chi ha polemizzato nei confronti dei tuffatori britannici che hanno un loro profilo ufficiale su OnlyFans, scatenando non poche polemiche. Dopo Matthew Mitcham, ex medaglia d’oro nei tuffi che ha da oltre un anno un suo profilo, anche Robbie Manson ha serenamente spiegato come mai ne abbia aperto uno tutto suo.
“In questo momento guadagno di più con OnlyFans che con il canottaggio“, ha precisato Manson a Reuters. Il canottiere ha descritto i suoi contenuti su OnlyFans come “nudi artistici“, senza rivelare altro: “Penso che le persone debbano iscriversi se vogliono sapere cosa ci sia esattamente“. L’atleta 34enne ha spiegato come Rowing New Zealand copra solo i suoi costi di formazione, rendendo necessarie ulteriori fonti di reddito poiché il canottaggio non è uno sport altamente finanziato. Il profilo OnlyFans, ha aggiunto Manson, sta “avendo un enorme impatto finanziario, aiutandomi ad arrivare dove voglio andare“.
Manson è convinto che i suoi fan gay abbiano contribuito al suo successo sulla piattaforma. “Sono gay, ho già un seguito e un pubblico gay, mi sto leggermente appoggiando a questo“, ha precisato. Il profilo OnlyFans di Robbie Manson, che “non contempla atti sessuali espliciti”, conta ad oggi 155 foto e 11 video, con un abbonamento da 15 dollari al mese.
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