Roma – 12 mesi, 365 giorni, un anno. Il 2009 è volato via, tra notizie più o meno clamorose, da rivivere e riscoprire attraverso questo resoconto glbtiq sulla capitale, mese per mese.
Gennaio: Monte Caprino chiude. Lo storico punto di ritrovo del cruising romano, fatto di sesso, passione ma anche socializzazione vera e propria, serra i cancelli, almeno di sera. Si chiude un’era.
Febbraio: Preso il rapinatore seriale dei gay. Fabio Macioci, 37 anni, autista con un contratto a termine di una ditta di trasporti, residente a San Giovanni, per mesi ha adescato, drogato, rapinato e seviziato omosessuali, spargendo terrore. Fino all’ultima sua notte, poco prima che potesse stordire e violentare l’ennesima vittima, un ingegnere americano di 49 anni, adescato a piazza Venezia.
Marzo: "Gli omosessuali sono persone che non condivido e se mi capitasse di incontrarne ne starei bene alla larga, certe persone devono essere evitate". Ad esternare questo pensiero, secondo molti studenti dell’istituto tecnico Armellini nel quartiere San Paolo-Ostiense, una loro professoressa. E’ bufera. L’ArciGay chiede immediatamente spiegazioni, la professoressa smentisce.
Aprile: Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno nega il patrocinio al Gay Pride, perché una manifestazione «di tendenza». Critiche pesanti piovono dall’opposizione, che sottolinea come il Sindaco "concede il logo del Comune alle iniziative organizzate da Casa Pound, che fa proselitismo dell’ideologia fascista, mentre non vuole dare il patrocinio al Gay Pride, raduno pacifico che si batte contro le discriminazioni sessuali".
Maggio: La gay street della capitale viene inondata di scritte omofobe. Inizia una lunga scia di intolleranza che toccherà il proprio apice durante i mesi estivi.
Giugno: Centinaia di migliaia i partecipanti al GayPride della città, sempre più colorato e partecipato, a solo due anni dall’arrivo dell’European Pride, che porterà a Roma un milione di omosessuali in arrivo da tutta Europa. Il Sindaco Gianni Alemanno, attraverso il Comune di Roma, intanto ‘finanzia’ il Gay Village.
Luglio: Problemi infiniti per il GayVillage, in grado di aprire ufficialmente, con tutti i permessi, solo a poche ore dall’inaugurazione da tempo annunciata. Un omosessuale viene intanto trovato morto nella sua abitazione, con la pista dell’omicidio immediatamente seguita con interesse dagli inquirenti. Polemiche, infine, sulla Gay Street, con gli omosessali accusati, da Massimiliano Tonelli, candidato della Lista Civica Rutelli, di rendere impossibile il parcheggio attorno alla zona del Colosseo. "frociaglia starnazzante", la chiama Tonelli. Si scatena la bufera.
Agosto: Il mese della violenza omofoba. Svastichella finisce su tutte le prime pagine dei quotidiani nazionali. Aggredisce ed accoltella una coppia, poco fuori dal Gay Village. Il Qube, da anni sede della serata Muccassassina, viene attaccato da dei vandali. Altre aggressioni omosessuali sconvolgono la città. Le associazioni glbtiq chiedono ed ottengono un incontro con il Sindaco Alemanno. Nasce We Have a Dream, con la prima fiaccolata contro l’omofobia.
Settembre: La Gay Street viene bombardata. Sono i primi del mese quando due petardi vengono lanciati nella via, creando panico e tanto clamore. Inizialmente si parla di bombe carta, di feriti, di lesioni alla struttura attaccata, per poi rettificare il tutto. Roma resta una città impaurita, almeno dal punto di vista omosessuale. Le fiaccolate di We Have a Dream, intanto, prendono sempre più piede.
Ottobre: Il 10 ottobre migliaia di persone scendono in strada per manifestare il loro sdegno nei confronti della violenza omofoba con Uguali, manifestazione nazionale a tinte rainbow. Andrea Maccarone, a sorpresa, diventa il nuovo Presidente del Circolo Mario Mieli. Altro raid omofobo in pieno centro, a Testaccio. Davanti l’Alibi 4 ragazzi vengono colpiti con una mazza da baseball. Uscivano dalla serata gay "Gloss". Nasce l’osservatorio contro la violenza, istituito dal Comune. Scoppia lo scandalo Piero Marrazzo. L’Italia scopre il mondo transessuale.
Novembre: Parte il processo a Svastichella, chiesti 10 anni. 18 persone multate a Valle Giulia per prostituzione. Il giorno del Transgender Day viene macchiato da un incredibile omocidio: trovata morta carbonizzata nella propria casa Brenda, la transessuale coinvolta nello ‘scandalo’ Marrazzo. Via Agradoli, dopo il rapimento Aldo Moro, torna a scioccare l’Italia.
Dicembre: Scoppia la bagarre attorno al "manuale di sopravvivenza per i turisti della capitale" presentato da Gianluca Peciola, capogruppo di Sinistra e Libertà in Provincia di Roma. Imma Battaglia e Anna Paola Concia si scagliano contro la facile ironia nei confronti della vita gay della capitale. Una coppia lesbica, infine, chiede al Sindaco di Roma Gianni Alemanno di sposarle, ricevendo in cambio un "non posso".