A luglio, la Capitale ospiterà gli Roma Eurogames 2019, la manifestazione sportiva a favore dei diritti civili. Dall’11 al 13 luglio 2019, atleti provenienti da tutto il mondo arriveranno a Roma per un evento internazionale, giunto alla sua diciassettesima edizione. Quest’anno, anche Arcigay ha voluto sostenere l’evento, concedendo il suo patrocinio. Si aggiunge a quello già conferito dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e da Federalberghi Roma. Ma tra gli sponsor, capeggiava un logo molto conosciuto, in particolare dalle associazioni LGBT romane: quello di Radio Globo.
L’emittente radiofonica difatti aveva stretto una collaborazione con la manifestazione in qualità di sponsor, fatto che ha mobilitato l’Arcigay, che proprio ieri ha vinto la causa intentata proprio dalla radio, per delle dichiarazioni omofobe fatte da uno speaker a settembre dello scorso anno. Francesco Angeli, presidente di Arcigay Roma, ha scritto su Facebook:
Arcigay Roma ha concesso il patrocinio agli Eurogaymes 2019, ritenendo l’iniziativa sportiva una grande opportunitá per la cittá.
Accogliamo con stupore che gli organizzatori della manifestazione abbiano stretto una partnership di sponsorizzazione con Radio Globo. Risultata soccombente verso per la nota causa sull’omofobia intentata alla nostra associazione. La comunitá LGBT deve essere unita e compatta nel respingere collaborazioni con questa radio, e se la partnership non verrá ritirata, ci troveremo costretti a ritirare il patrocinio agli Eurogaymes.
Noi non ci siederemo mai al tavolo degli omofobi.
L’intervento di Vladimir Luxuria
A sostenere l’appello, anche Vladimir Luxuria, nonché ambasciatrice degli Eurogames 2019.
L’annuncio del comitato di Eurogames 2019
In meno di 24 ore, il Comitato organizzativo dell’evento ha fatto sapere ufficialmente che la collaborazione con Radio Globo verrà sospesa, accogliendo così l’appello di Vladimir Luxuria. Nel post, però, gli organizzatori spiegano perché l’emittente era sponsor:
Avremmo voluto dare a questo media una opportunità finalizzata al superamento degli episodi di omofobia che l’hanno coinvolto di recente. Le garanzie proposte a questa organizzazione non sono però state sufficienti.
Rimaniamo convinti che lo sport debba essere uno strumento per contaminare quegli spazi sociali e quei media che ancora non sono formati all’inclusione delle persone lgbtqi.
La manifestazione, aperta a tutti indipendentemente da orientamento sessuale, identità di genere e età, si rivolge da sempre alla comunità LGBT, ed è realizzato con la licenza concessa dall’EGLSF (European Gay Lesbian Sport Federation), organizzato da GAYCS, dipartimento LGBT di AICS – Associazione Italiana Cultura Sport. A sostenerlo, le principali federazioni internazionali e associazioni sportive italiane LGBT.
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