Una gigantesca bandiera arcobaleno ha illuminato nella notte i luoghi e monumenti di Roma per lanciare un chiaro messaggio al Vaticano e alla politica nazionale: il tempo è scaduto, DDL Zan ora!
Il Colosseo, i Fori Imperiali, la Basilica Ulpia, la Scala Santa di Roma, Piramide Cestia e Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR sono stati lo sfondo della proiezione diffusa organizzata da All Out e Change.org per dare voce alle 570mila persone che hanno firmato due petizioni sulle rispettive piattaforme chiedendo una rapida approvazione del DDL Zan (gallery in testa al post).
Fin dall’inizio del dibattito parlamentare sul DDL Zan, All Out – un movimento globale che lotta per un mondo dove nessuno dovrà sacrificare la propria famiglia, libertà, sicurezza o dignità a causa della sua identità o di quella della persona che ama – ha sostenuto l’approvazione di una legge efficace contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo.
Un anno fa Da’ voce al rispetto ha iniziato sia una campagna su All Out per chiedere alla Commissione Giustizia di approvare la legge, sia una campagna su Change.org per dire sì al DDL Zan. Da’ voce al rispetto ha organizzato flash mob e iniziative online per attirare l’attenzione della stampa e dei decisori. Su Change.org – piattaforma aperta, gratuita e accessibile a tutti dove le persone si mobilitano per farsi ascoltare dai decisori – in pochi mesi circa 330 mila utenti hanno firmato la petizione per una rapida approvazione del disegno di legge bloccato in Senato, registrando una mobilitazione record della società civile online.
Nel frattempo, All Out ha collaborato con Arcigay e 20 altre organizzazioni LGBT+ e mainstream italiane per lanciare una campagna globale. La mobilitazione dal basso e le campagne lanciate avevano contribuito a sbloccare la situazione alla Camera dei Deputati, ma ora è da oltre 7 mesi che il DDL Zan è bloccato in senato.
Per questo All Out e Change.org hanno inviato ieri un messaggio a nome delle centinaia di migliaia di firmatari delle petizioni, illuminando la città di Roma per sottolineare la necessità di approvare senza indugio il DDL Zan.
“Mentre dal Vaticano invocano il Concordato per sabotare l’iter parlamentare del DDL Zan, centinaia di migliaia di persone ne chiedono l’approvazione definitiva senza stralci ed estenuanti ritardi ostruzionistici. L’Italia ha bisogno di una legge efficace per combattere l’odio. Il tempo è scaduto!”, ha detto Yuri Guaiana, Senior campaigns manager di All Out.
“La petizione di Dà voce al rispetto è una delle più firmate su Change.org: centinaia di migliaia di cittadini chiedono di tutelare coloro che quotidianamente sono oggetto di discriminazioni e violenze. Il loro messaggio alla politica è ancora più forte oggi, durante la Pride Week: chiunque voglia, può continuare a firmare l’appello su Change.org”, ha proseguito la Direttrice in Italia di Change.org Stephanie Brancaforte.