+++AGGIORNAMENTO (3 agosto – ore 18.30)+++: Il Comune di Roma ha appena pubblicato in ritardo, sul sito ufficiale, le istruzione per la richiesta di unione civile. Qui tutte le informazioni!
+++AGGIORNAMENTO (30 luglio – ore 20)+++: Abbiamo ricevuto la segnalazione di un nostro lettore che ci riferisce che presso la sede centrale dell’anagrafe a Roma una funzionaria statale ha affermato che lui e il suo compagno non possono firmare un contratto di convivenza di fatto, poiché questo sarebbe accessibile solo ai cittadini eterosessuali. Qualora l’affermazione fosse vera, ciò sarebbe molto grave poiché come da legge 76/2016 la convivenza di fatto può essere stipulata sia da una coppia eterosessuale che da una coppia omosessuale.
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Milano.
Palermo.
Rimini.
Aosta.
Belluno.
Bergamo.
Bologna.
Terni.
Firenze.
Brescia, se pur in modo non del tutto illuminato.
Torino.
Verona.
Viareggio.
Venezia.
Fiumicino.
Vicenza.
Pesaro.
Roma. No, Roma non può essere inclusa in questa lista, che elenca le principali città italiane che hanno in qualche modo avviato le procedure di prenotazione per le unioni civili. Alcune si sono mossi prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ponte (LEGGI >), altre dopo. Alcune hanno istituito un numero verde, altre hanno solo iniziato a sistemare la burocrazia. Ma tutte queste grandi città (e tantissimi altri comuni più piccoli, sparsi per tutta Italia) hanno dato un segnale positivo in tal senso: il popolo italiano non può più aspettare.
Roma, Capitale d’Italia, che tra le altre cose è stata il terreno dove la falange dei diritti civili ha combattuto per anni per ottenere questa legge, è ora il fanalino di coda dei diritti civili italiani. La Roma che ha ospitato l’Europride, la Roma inclusiva, la Capitale che prima tra tutte dovrebbe essere in questa lista, resta in silenzio. Nemmeno una parola e nemmeno un segnale. Ormai il percorso è concluso, è stato pubblicato anche il formulario per celebrarle, queste unioni (LEGGI >). Entro il 2 agosto ogni Comune italiano dovrà aver adottato il registro di stato civile per le unioni tra persone dello stesso sesso e dovrà aver aggiornato i database dell’Anagrafe. Procedimenti che richiedono tempo, senza parlare delle prenotazioni e dell’organizzazione delle cerimonie, che a Roma si prevede saranno tantissime. Ma Roma continua a tacere e ad aspettare, a differenza di decine di altre città e comuni minori che stanno facendo il possibile per applicare questo rinnovato diritto civile.
Nemmeno un arcobaleno sulla nostra Capitale.
LEGGI ANCHE: A Milano venerdì le prime unioni civili, a Roma tutto tace > >
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Che vergogna ma non dovevano cambiare le cose quelli della nuova giunta?
Ci sta un "chissà perché."?