Dall’11 febbraio, in occasione di San Valentino, la catena di supermercati britannici Morrisons venderà delle rose rainbow, create appositamente per la comunità LGBT. L’idea nasce da una campagna di solidarietà nei confronti dei membri più sfortunati della comunità stessa. Morrisons collaborerà con l’associazione Albert Kennedy Trust, la quale si impegna a fornire un aiuto concreto a tutte quelle persone appartenenti alla comunità LGBT che vivono per strada.
Le rose vengono tinte appositamente per ricordare i colori dell’arcobaleno. E oltre ad aiutare le persone omosessuali in difficoltà, la catena di supermercati inglese ha voluto creare questa variante floreale per celebrare ogni tipo di amore. Indipendente dal sesso e dall’orientamento sessuale dei membri della coppia. Ogni supermercato ha il compito di mettere da parte 50 centesimi per ogni rosa acquistata, che andranno poi all’associazione. Carrie Reiner, presidente della Albert Kennedy Trust, ha affermato che “In qualità di associazione LGBT, cerchiamo sempre di sensibilizzare e raccogliere fondi vitali per sostenere il lavoro che facciamo“. Si tratta quindi di un aiuto, che mira a “fornire case sicure e sostegno ai giovani senzatetto, solo per essere stati abbastanza coraggiosi da fare coming out con le loro famiglie e la comunità“.
“Le rose create per celebrare l’amore a San Valentino”
Drew Kirk, responsabile della Morrisons, ha spiegato che le rose sono state progettate in occasione della festa di San Valentino per ricordare che l’amore è uno solo senza distinzioni. Per colorare in questo modo le rose, i fiorai che hanno aderito al progetto hanno tagliato il gambo del fiore, immergendolo poi in più contenitori contenenti dell’acqua di colore diverso. Assorbendo l’acqua, ogni petalo ha acquisito un colore diverso. Creando una spettacolare esplosione di colori.
I senzatetto nel Regno Unito sono da sempre un grave problema. Nel 2017, un’indagine ha rilevato che sono 45.000 le persone tra i 18 e i 24 anni senza una casa. Un quarto di questi sono omosessuali. Solo perché LGBT, hanno un disagio maggiore rispetto ai senzatetto eterosessuali. Il 77% di loro, inoltre, ha confermato che la loro situazione deriva dal rifiuto da parte di amici e famiglie. Che non hanno accettato il loro orientamento sessuale.
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