La vincitrice morale di Sanremo 2019 è Loredana Bertè.
L’avevamo sperato, fortemente voluto e pronosticato: Loredana, mito della musica italiana, più volte data per finita e risorta nella sua lunga carriera, tornata in pista negli ultimi anni dapprima grazie ai reality e poi nella veste che le è più congeniale, quella di artista, è arrivata quarta ma ha vinto, moralmente parlando, Sanremo 2019, il Festival Della Canzone Italiana, alle soglie dei 70 anni (69 per la precisione, è del 1950), con un pezzo che sprigiona un’energia rock degna di una ventenne, Cosa Vuoi Da Me.
Un’artista molto vicina alla comunità LGBTQ+ sotto molti aspetti, la Bertè: in primis per le tante serate nei locali ed eventi della scena alternativa e friendly, in cui Loredana ha trovato una seconda giovinezza negli anni in cui il successo, quantomeno quello mainstream, sembrava averle voltato le spalle.
Poi per una vita di alti e bassi, sempre vissuta al massimo ma mai semplice, dalla sfortunata storia con il tennista Bjorn Borg alla relazione complessa con l’amatissima sorella, Mia Martini, e con la tragedia della sua scomparsa, fino ai suoi outfit sfacciati: anche a Sanremo 2019 non ha esitato a mostrare le gambe con minigonne inguinali adatte a una ventenne, che lei porta ancora con una verve incredibile per la sua sofferenza mai nascosta, la forza e la fragilità che l’hanno sempre contraddistina e che l’hanno fatta percepire sempre vicina dalla comunità gay.
Loredana è rimasta incredibilmente giù dal podio, al termine di un Festival di standing ovation a ripetizione, scatenando la rivolta dell’Ariston. Mai, in 69 anni, si era vista una simile reazione, con fischi e cori contro le giurie, il televoto, contro tutto e tutti per quella Bertè soltanto quarta.”Sono venuta puntando alla vittoria. Avrei voluto che almeno una Bertè restasse nella lista dei vincitori di Sanremo”, ha confessato oggi a LaRepubblica, eppure le hanno negato anche un qualsiasi premio tecnico. Proprio a lei che ha scaldato i cuori di milioni di italiani, con quella vibrante grinta, sulle note di un Gaetano Curreri che aveva scritto il suo pezzo per Vasco Rossi.
L’icona punk rock della musica italiana è risorta, letteralmente, in 5 giorni che l’hanno vista sempre una spanna sopra tutti, dal punto di vista emotivo, interpretativo, vocale. Purtroppo il nome Bertè non rimarrà nel palmares del Festival, ma Sanremo 2019, non ce ne voglia il bravissimo Mahmood poi trionfatore, verrà per sempre ricordato come il Festival di Loredana. Unica e inattaccabile vincitrice morale.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.