Clamorosa denuncia da parte degli organizzatori del Sardegna Pride 2018, che si svolgerà a Cagliari il 7 luglio prossimo.
Facebook avrebbe infatti ‘censurato’ la pagina per la raccolta fondi della manifestazione. Con quale motivazione? “Segnalazione di nudita’”. La pagina era on line da qualche settimana per raccogliere fondi utili all’organizzazione del corteo per l’orgoglio dei diritti civili, arrivato quest’anno alla sua settima edizione. Fondi privati di vitale importanza, non ricevendo alcun contributo pubblico.
Un gesto apparentemente inspiegabile, quello arrivato dal social network, dato che la foto che accompagnava la pagina ritrae la folla al corteo in una vecchia edizione del Sardegna Pride a Cagliari. Nessun nudo, solo tante persone che reggono un grande striscione arcobaleno mentre sfilano in via Roma.
“La raccolta fondi aveva già raggiunto l’importante cifra di donazioni di 1500 euro – sottolineano i portavoce del Coordinamento Sardegna Pride, che comprende le associazioni Arc onlus, Mos, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Cgil ufficio nuovi diritti, Unica lgbt, Sardegna queer e Gaynet. – Naturalmente siamo già in contatto con il Team Assistenza per annullare questa decisione arbitraria e del tutto immotivata. Contiamo che tutto possa risolversi in tempi stretti, considerando che la segnalazione può essere stata solo frutto di un errore o di malafede“.
Gli organizzatori ricordano che si puo’ inviare un contributo tramite bonifico su Iban IT07G0709604801000000004262 intestato a “Associazione ARC Onlus”, Paypal o tramite la piattaforma Sardex. Nel frattempo il prossimo 7 luglio su tutti gli edifici comunali della città sarà esposta la bandiera arcobaleno, grazie all’approvazione di un’interrogazione predisposta dalla consigliera comunale del Pd Rosanna Mura.
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