Riceviamo dal Senatore Mauro Maria Marino (PD) e molto, molto volentieri pubblichiamo una rettifica a quanto da noi scritto nell’articolo sui senatori “malpancisti” del Partito Democratico sulla stepchild adoption, al punto da mettere in dubbio il voto finale sulle unioni civili.
Caro Direttore,
mi chiamo Ignazio Angioni e sono un Senatore Della Repubblica. Da una vita cerco di dare il mio contributo per combattere le discriminazioni di qualsiasi natura ancora troppo presenti nel nostro Paese. Mi sembra, quindi, un pò avvilente essere costretto a smentire la notizia da voi diffusa secondo la quale farei parte di un gruppo di Senatori “malpancisti” del PD sul DDL Cirinnà ed in particolare su quella parte che riconosce la stepchild adoption. In realtà qualche perplessità iniziale confesso di averla avuta ma per ragioni opposte a quelle espresse nel vostro articolo. Inizialmente ritenevo sbagliato in questa materia qualunque compromesso, perchè ero e resto favorevole al riconoscimento del diritto al matrimonio senza discriminazioni fondate sugli orientamenti sessuali dei coniugi. Oggi però sono profondamente convinto che il DDL Cirinnà sia l’unica proposta che può davvero permettere alla nostra società di fare un passo importante in avanti. Porre problemi a quel testo vorrebbe dire riniziare da capo, cioè ancora una volta non fare nulla. Sono anche convinto che la stepchild rappresenti innanzitutto il riconoscimento dei diritti del bambino all’affettività all’interno delle famiglie che vorranno costituirsi con la nuova legge. Ecco perché convintamente voterò il testo Cirinnà. Vi chiedo, quindi, per correttezza d’informazione di non essere associato a posizioni che rispetto ma non condivido.
Un saluto,
Ignazio Angioni