Un Governo così non si era davvero mai visto.
Sfiduciato Mariano Rajoy, premier del centrodestra per 7 anni, la Spagna ha virato da tutt’altra parte grazie al socialista Pedro Sánchez, eletto premier con appena 85 deputati su 350. Un Governo straordinariamente rosa, quello voluto dal fascinoso 46enne, dichiaratamente ateo, sposato dal 2006 e padre di due figlie, con ben 11 Ministeri su 17 affidati a donne. Dei soli sei uomini al Governo, escluso Sánchez, due sono omosessuali dichiarati.
Il 47enne Màxim Huerta, giornalista e scrittore a cui è stato affidato il Ministero della Cultura, e il 55enne Fernando Grande-Marlaska, da anni sposato con l’amato compagno e neo ministro dell’Interno. Un evidente cambio di rotta rispetto agli ultimi due Governi Rajoy, a sette anni dall’addio alla politica di quel José Luis Rodríguez Zapatero che nel 2005 legalizzò le nozze same-sex.
Volendo fare un paragone con il neonato Governo Conte, sono appena 5 le donne Ministro su 18 nel Bel Paese, mentre l’ultimo Ministro della Repubblica italiana dichiaratamente LGBT è stato Alfonso Pecoraro Scanio, da 10 anni scomparso dai radar della politica nazionale.
Governo Spagna
Premier – Pedro Sánchez
Vicepremier – Carmen Calvo, ministro dell’Uguaglianza
Giustizia – Dolores Delgado
Finanze – Maria Jesus Montero
Economia – Nadia Calvino
Esteri – Josep Borrell
Interni – Fernando Grande Marlaska
Difesa – Margarita Robles
Cultura – Maxim Huerta
Amministrazione Territoriale – Meritxell Batet
Investimenti – José Luis Abalos
Educazione e Portavoce del governo – Isabel Celaà
Scienza e Università – Pedro Duque
Lavoro – Magdalena Valerio
Sanità – Carmen Monton
Ambiente – Teresa Ribera
Agricoltura – Luis Planas
Industria – Reyes Maroto
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