Taiwan: i cittadini favorevoli al matrimonio egualitario sono scesi in piazza a manifestare.
È stato un evento storico: erano presenti a Taipei, nei pressi del Palazzo Presidenziale, più di 150.000 persone. Un grandissimo concerto, al quale hanno partecipato molte popstar cinesi, ha animato la città: fiori gialli, bandiere arcobaleno e striscioni sono stati sventolati per le strade del centro.
L’evento arriva dopo le proteste contro il matrimonio egualitario, avvenute nelle scorse settimane (LEGGI >): dopo la morte di Jacques Picoux (LEGGI >) nel paese si è generato un vero e proprio dibattito sul tema. Il presidente Tsai Ing-wen, eletto a gennaio, ha promesso che migliorerà i diritti delle persone LGBT e un membro del partito principale, Yu Me-nu, si dichiara convinto che questa sarà la volta buona.
Il corpus di leggi sul matrimonio egualitario (attualmente in fase di discussione in parlamento) prevedono anche l’adozione: se dovessero passare, renderebbero il Taiwan diventerebbe il primo paese dell’Asia ad aver legalizzato le unioni tra persone dello stesso sesso.
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Taiwan è uno Stato che non esiste poiché la Cina comunista non lo riconosce e se si vogliono avere relazioni con i cinesi non si possono avere con la Cina nazionalista. Quindi il primo Stato a riconoscere i diritti gay in Asia se per miracolo verranno approvate è uno Stato che non c'è. Come inizio non c'è male!