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Terapia ormonale per le persone trans gratuita in tutta Italia, l’annuncio dell’Agenzia del Farmaco

AIFA ha stabilito che i farmaci per le persone transgender debbano essere a pieno carico dello Stato. Una decisione storica.

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Dopo la decisione presa dalla Regione Emilia-Romagna, che ha approvato la fornitura gratuita di farmaci ormonali per le persone trans, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la determina dell’Agenzia del Farmaco che stabilisce come questi farmaci saranno da oggi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. A riferirlo Marco Tonti, Coordinatore Arcigay Emilia-Romagna.

AIFA ha stabilito che i farmaci per le persone transgender debbano essere a pieno carico dello Stato, mettendo fine a un’epoca di arbitrarietà nella somministrazione di questi farmaci vitali e rinforzando un principio di parità e di rispetto delle persone.

“È importante sottolineare che questo passaggio di AIFA, che finalmente valida il termine “transgender” nella terminologia ufficiale, contribuisce a superare una situazione normativa che considera ancora purtroppo la chirurgia il punto di riferimento principale. La decisione della Giunta regionale risolve una situazione a macchia di leopardo, con trattamenti diversi a seconda delle province. È un atto di civiltà importante, un gesto di rispetto e di inclusione della Regione Emilia-Romagna verso ogni persona e rappresenta un valore di cittadinanza fondamentale. Un segno di quella cultura civica e democratica che caratterizza la storia e i valori della nostra Regione. Anche e soprattutto durante una difficile emergenza sanitaria il mondo non si ferma e le persone trans non possono e non devono essere lasciate indietro come vittime sacrificali – come vorrebbe la Lega con le dichiarazioni di Rancan – negando loro l’accesso garantito a farmaci essenziali per la vita e la sopravvivenza. La sinergia tra la delibera regionale e quella nazionale conferma oggi l’Emilia-Romagna la regione italiana più accogliente e attenta ai bisogni delle persone trans“, ha concluso Marco Tonti.

In Gazzetta ufficiale, la scorsa settimana l’Agenzia del Farmaco ha determinato l’inserimento dei medicinali testosterone, testosterone undecanoato, testosterone entantato, esteri del testosterone nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per l’impiego nel processo di virilizzazione di uomini transgender, previa diagnosi di disforia di genere/incongruenza di genere formulata da una equipe multidisciplinare e specialistica dedicata.

Doverosa la soddisfazione espressa dal MIT – Movimento Identità Trans, via social: “Tutela e garanzia del benessere e della salute trans, l’Italia oggi segna una grande vittoria! Le cose non stanno ferme, le importanti istanze del mondo trans, passo dopo passo, si muovono seguendo la doppia via della lotta e della trattativa istituzionale/politica. Da circa tre anni Il MIT con la sua rappresentanza legale e con l’esperienza della Dottoressa Meriggiola (Responsabile Reparto di Ginecologia Sant’Orsola di Bologna) endocrinologa del Consultorio ASL/MIT di Bologna, accompagnate dalla Dott.ssa Iardino dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) hanno saputo intessere con AIFA la complessa trattativa che ha portato i tanto attesi risultati. Negli ultimi anni rispetto agli ormoni si era acceso un vivace e, a volte, furente dibattito con annesse retoriche e strumentalizzazioni. Come succede spesso in questi casi il dibattito reale, anche a causa dei social, diventa confuso e distorto rendendo ancora più difficile la trattativa. Nonostante Il MIT fosse al corrente di quanto si stava muovendo sia in Regione E.Romagna (che già da anni rendeva gratuiti gli ormoni nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Modena e Rimini) che a livello nazionale, non poteva riportare il lavoro che svolgeva dietro le quinte. Oggi possiamo dirlo, rivendicarlo e festeggiare insieme a tutta la comunità trans e ai tanti sostenitori/sostenitrici che in questo periodo ci hanno affiancato. Per ora godiamoci la vittoria e già domani riprendiamo la battaglia per mille e mille altre istanze“.

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