La Thailandia ha finalmente intrapreso la strada dell’uguaglianza per le coppie dello stesso sesso.
Nella giornata di ieri il Governo ha approvato la prima bozza di legge sulle unioni civili. Una svolta che potrebbe presto tramutare la Thailandia nel primo Paese asiatico ad appoggiare il matrimonio egualitario.
Nell’attuale versione della legge, le coppie dello stesso sesso potranno adottare dei bambini se avranno almeno 20 anni e se in possesso di un passaporto thailandese. Inoltre, in termini di patrimonio, il codice civile si applicherà mutatis mutandis, rendendo l’unione molto simile a quella delle coppie eterosessuali. L’unione civile si potrà concludere solo con la morte, la separazione volontaria o un ordine del tribunale.
Il prossimo passo vedrà il Governo inviare la bozza di legge all’Assemblea legislativa nazionale (NLA). Se quest’ultima approverà, la legge finirà sulla gazzetta ufficiale ed entrerà ufficialmente in vigore 120 giorni dopo. Viste le imminenti elezioni, nel mese di febbraio, è facile immaginare un voto favorevole. Ma c’è parte della comunità LGBT che non ha esultato, chiedendo immediatamente il matrimonio egualitario, saltando a pie’ pari lo ‘step’ delle unioni civili.
‘Come possiamo sostenere questa legge se è un’altra legge che ci discrimina?’, Ha tuonato Matcha Phorn-in, attivista thailandese. ‘Non vogliamo una legge ad hoc che ci tramuti in cittadini di seconda classe. Se non verrà approvata, sarà più facile apportare future modifiche al Codice Civile’. Nel dubbio, la Thailandia è ormai arrivata ad un passo da una svolta storica.
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