Tratto dall’opera teatrale Thanks for Vaselina, Thanks di Gabriele Di Luca uscirà nelle sale d’Italia giovedì 4 ottobre, con Luca Barbareschi produttore e Antonio Folletto protagonista, al fianco di Claudio Bigagli e a un inedito Luca Zingaretti, qui nei panni di una donna transessuale.
Fil e Charlie (Antonio Folletto e Massimiliano Setti), entrambi trentenni, coltivano marijuana nell’appartamento in cui vivono al terzo piano di un condominio fatiscente, situato in un quartiere povero e degradato nell’estrema periferia di una città del nord Italia. Tempo prima, grazie ad Ysabel (Maria Chiara Augenti), la fidanzata di Fil, erano entrati in contatto con il cugino Miguel, che aveva confidato loro il progetto di dar vita a un’enorme piantagione tutta sua in Messico.
Ysabel, Fil e Charlie decidono di tentare l’assurdo colpo della loro vita: coltivare e incrociare tra loro le migliori specie di piante esistenti, per ottenere i semi rari da esportare in Messico. L’ultimo tentativo di eludere i controlli dei poliziotti aeroportuali però non va a buon fine: avevano introdotto una discreta quantità di ovuli contenenti i semi di marijuana nel corpo del cagnolino di Ysabel, un carlino, che aveva però fatto scattare l’allarme del metal detector a causa di una protesi di metallo all’anca di cui la banda era ignara. Il cane, impaurito, era poi scappato senza lasciare tracce. Il prossimo “contenitore” di ovuli sarà tale Wanda (Francesca Turrini), un’insospettabile “cicciona” conosciuta per caso. Con la complicità della madre di Fil, Lucia (Beatrice Schiros), una cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco, Fil e Charlie preparano Wanda per il grande viaggio. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa (Luca Zingaretti), padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventata nel frattempo una donna….
Questa la trama della pellicola, ieri presentata nella Capitale e oggi trainata dalle prime immagini ufficiali del commissario Montalbano in versione transgender, donna che riscopre l’amore per la propria famiglia dopo averla abbandonata. Queste le note di regia del regista Gabriele De Luca.
Thanks è certamente una commedia nera. Scelgo questo termine, senza pretesa di troppo rigore, per indicare l’alleanza della visione comica con quella tragica.
Come autore, infatti, porto avanti da anni un lavoro di costante ricerca sulla mescolanza dei generi, con l’obbiettivo di fondere l’ironia alla tragicità, il divertimento al dramma, in una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale. Come una corda sempre tesa fra il “cielo” e i bassifondi, in uno spalancarsi di abissi, dove ad ogni passo non si può che restare in bilico.
Mi interessa muovermi sul fragile confine dove, all’improvviso, tutto può inevitabilmente risolversi o precipitare. L’istante nel quale i personaggi si mostrano completamente nudi e stupidità e genio, senno e follia, suonano la loro nota nello stesso istante, lasciandoci con un sorriso sul viso e una tomba nel cuore.
Sono convinto che Thanks sia un film “nervoso” ed estremamente veloce che segue sempre da vicino i suoi personaggi senza mai staccarsi dalle loro storie. Dialoghi serrati, ritmi sincopati e un linguaggio acre e disadorno, caratterizzato da una recitazione secca e immediata.
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