Finalmente ci siamo. La più acclamata e premiata serie Netflix, The Crown, è prossima ai saluti con una sesta e ultima stagione per l’occasione divisa in due parti. La prima parte in streaming a partire dal 16 novembre. La seconda e ultima il 14 dicembre. 10 episodi conclusivi per chiudere in bellezza la saga monarchica più amata del piccolo schermo.
Ma dove eravamo rimasti?
Alla nascita di un amore. Tra la principessa Diana e Dodi Fayed prende vita una relazione improvvisa che divampa sui tabloid di mezzo mondo, prima che un incidente fatale finisca in tragedia. Il principe William cerca di riabituarsi alla vita a Eton subito dopo la morte della madre, mentre la monarchia deve assecondare l’opinione pubblica. Mentre si avvicina il Giubileo d’oro, la regina riflette sul futuro della corona con il matrimonio tra Carlo e Camilla all’orizzonte e l’inizio della nuova favola reale tra William e Kate.
Questa la sinossi ufficiale di un’ultima stagione che potrebbe quindi arrivare al 2005, anno delle nozze reali tra il futuro Re Carlo e la futura Regina Camilla. La morte di Diana, che si pensava potesse arrivare al termine della 5a stagione, diverrà invece realtà con la prima parte della sesta, con una straordinaria Elizabeth Debicki per un’ultima volta nei suoi abiti. La somiglianza con Lady D, a giudicare dalle prime immagini della sesta stagione ieri diffuse, è ancora una volta strabiliante. Dominic West torna nei panni di Carlo, così come Olivia Williams in quelli di Camilla, Khalid Abdalla in quelli di Dodi Al-Fayed, Salim Day in quelli di Mohamed Al-Fayed e Berti Carvel in quelli di Tony Blair. Grande spazio sarà dedicato a William e Kate, interpretati da Ed McVey e Meg Bellamy.
Nei memorabili panni della Regina Elisabetta II, ovviamente, tornerà Imelda Staunton, subentrata a Claire Foy e ad Olivia Colman nel corso della stagione 5. The Crown 6 arriva a poco più di un anno dalla morte di sua Maestà, riuscita a far vincere tutto quel che c’era da vincere alle prime due attrici chiamate a darne forma sul piccolo schermo. Per completare l’opera ci vorrebbe un riconoscimento anche a Staunton, per sua sfortuna frenata da una 5a stagione più corale e assai altalenante rispetto alle precedenti, per non dire deludente. Lo scorso anno noi la definimmo “un coito interrotto”. E lo ribadiamo.
Peter Morgan, suo autore, sarà riuscito a cambiare il tiro per chiudere meritatamente in bellezza un capolavoro produttivo durato 7 anni?
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.