In questi giorni, si celebra il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta: 96 anni d’età e, quest’anno, 70 anni di Regno, che verranno festeggiati con messe e celebrazioni in tutta la Gran Bretagna.
Nonostante qualche acciacco – che le impedirà di partecipare ad alcuni eventi in programma – Elisabetta II ha battuto tutti i record – e spesso, anche tante convenzioni.
I pareri della comunità LGBTQ+ sulla Regina sono spesso discordanti: alcuni la elogiano per la sua presa di posizione a favore dei diritti queer, altri invece non riescono a dimenticare il suo trattamento verso la Principessa Diana, sospettando un’ipocrisia volta solo a tenere rilevante la corona.
È innegabile però che sia anche grazie ai gesti simbolici di Elisabetta – genuini o meno – che la comunità LGBTQ+ abbia fatto diversi passi avanti nel Regno Unito. Vediamo quali sono stati i più significativi.
1. L’impegno della Regina Elisabetta contro le terapie di conversione nel 2021
Mentre in Italia la lotta alle terapie di conversione non è ancora considerata una priorità, nel Regno Unito è scesa in campo proprio la Regina Elisabetta, che nel 2021 ha dichiarato:
“Saranno portate avanti misure per affrontare le disparità razziali ed etniche e vietare le terapie di conversione”
La sovrana si è quindi ufficialmente schierata contro quei percorsi pseudo-psicologici – condannati dalla comunità scientifica internazionale – che si pongono l’obiettivo d’invertire e sovvertire l’orientamento sessuale e l’identità di genere delle persone LGBTQ+. Una presa di posizione piuttosto moderna per un’ultra novantacinquenne!
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2. Fiori arcobaleno sull’immancabile cappellino nel 2018
Con il classico stile elegante e raffinato, nel Giugno 2018 la Regina Elisabettà indossò un vibrante cappellino fucsia durante il Ladies Day al Royal Ascot. Ma un particolare colse l’attenzione dei giornalisti: i piccoli, quasi impercettibili dettagli arcobaleno delle roselline decorative.
Sebbene non vi sia stata una dichiarazione ufficiale da parte della Regina Elisabetta in merito, in molti hanno speculato che questo dettaglio discreto e ben studiato fosse proprio un omaggio alla comunità LGBTQ+ durante il Pride Month.
3. La promessa di proteggere la comunità LGBTQ nel 2017
A scapito dell’etichetta – che impone ai Reali di astenersi e rimanere neutrale su questioni politiche delicate – la Regina Elisabetta sorprese tutti nel 2017 con la sua decisa presa di posizione a favore della comunità LGBTQ+ durante un toccante discorso in parlamento.
“Il governo britannico si impegna a contrastare la differenza salariale di genere e tutte le discriminazioni basate sull’etnia, la disabilità e l’orientamento sessuale” dichiarò al tempo Sua Maestà.
Tuttavia, in molti criticarono il discorso, sostenendo che al suo interno non si citassero anche le discriminazioni e gli abusi subiti da altre fasce della comunità LGBTQ+.
Comunque, un bel passo avanti tenendo conto che la Regina proviene da un’epoca in cui l’omosessualità era ancora un crimine nel Regno Unito!
4. L’approvazione della legge a favore dei matrimoni omosessuali nel 2013
Nel 2013, la Regina Elisabetta fece la storia mettendo il proprio timbro di approvazione sulla legge che andava a legalizzare il matrimonio omosessuale nel Regno Unito – in particolare in Inghilterra e Galles.
Il “Marriage Bill” diede alle coppie omosessuali la possibilità di celebrare il proprio matrimonio sia con rito civile che religioso. La Regina insistette nel dare il proprio benestare anche se si trattava di una semplice formalità, dimostrando la propria apertura verso il tema.
Tuttavia, in molti speculano che il gesto fosse in realtà una sorta di publicity stunt, un modo per accaparrarsi le simpatie di una consistente fetta di popolazione così da mantenere rilevanza per la Corona Inglese. La verità, però, sta sempre nel mezzo!
5. L’affetto verso il cugino omosessuale, Lord Ivar Mountbatten
Nel 2018 ha fatto scalpore il primo matrimonio omosessuale celebrato da un membro della famiglia reale, tale Lord Ivar Mountbatten, cugino di terzo grado della Regina Elisabetta. Lord Mountbatten sposò James Coyle in cerimonia privata, con il tacito benestare proprio di Elisabetta.
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6. Nel 2017 la Regina Elisabetta II onora 8 persone LGBTQIA+ nella New Year Honours List
I New Year Honours sono onorificenze concesse il primo giorno dell’anno, il 1° Gennaio. Fanno parte del sistema onorifico del Regno Unito (un po’ come i titoli della Repubblica Italiana quali “Cavaliere del Lavoro” eccetera) e rientrano nelle concessioni di ordini cavallereschi e titoli nobiliari. Sono emanati dal monarca regnante dal 1890.
Nel 2017 tra i 1197 nomi premiati – tra cui Andy Murray, Ken Dodd e Victoria Beckham per il suo impegno alla lotta contro l’HIV)- erano presenti anche 8 personaggi LGBTQIA+ che hanno segnato il 2016 britannico.
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