Tommy Dorfman, il Ryan Shaver della serie 13 reasons why di Netflix, è impegnato in Brasile al fianco delle organizzazioni LGBT per contrastare il ritorno delle terapie riparative per gli omosessuali.
Tra i protagonisti della serie tv cult contro il bullismo, Tommy Dorfman ha collaborato con l’illustratore Peter Tuller per creare una maglietta benefica e raccogliere fondi a favore del Grupo Gay Bahia, la più antica associazione LGBT brasiliana.
Il giovane attore, gay dichiarato e sposato con il compagno Peter Zurkhulen, ha lanciato una campagna di sostegno sul suo profilo Instagram, con l’hashtag #NoGayCure: “Essere gay non è una malattia e non c’è cura. Se uno di noi è sotto attacco, siamo tutti sotto attacco. L’unica cosa da fare è alzarsi e lottare”.
Nel Paese sudamericano lo scorso mese, il giudice federale di Brasilia, Waldemar de Carvalho, ha rovesciato con una sentenza la legge che dal 1999 vieta l’esecuzione di questi trattamenti psichiatrici, che millantano di poter “convertire i gay”.
Il magistrato non solo ha dato ragione a Rozangela Justino, psicologa cristiana evangelica già radiata dall’albo per aver difeso queste pratiche antiscientifiche e omofobe, ma si è spinto oltre equiparando l’omosessualità a una malattia.
Dopo il rovesciamento della presidente Dilma Russeff, il Brasile sta attraversando una nuova ondata conservatrice, sostenuta tra gli altri dai gruppi integralisti cristiano evangelici, che minaccia le conquiste del movimento LGBT brasiliano.
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