In occasione del Coming Out Day, apre dall’11 ottobre a Torino lo sportello di ascolto LGBT. Sarà riservato agli over40 e ai loro familiari, per un sostegno psicologico e informativo totalmente gratuito. Il progetto è stato possibile grazie all’Associazione Alma Ata LGBT+ e in collaborazione con la Circoscrizione IV di Torino. La Dott.ssa Stefania Signorile, psicologa e presidente dell’Associazione, ha spiegato:
L’espressione del proprio orientamento sessuale e/o dell’identità di genere non devono costituire un problema, qualcosa di cui vergognarsi o per cui sentirti impotenti, ma un’occasione di conoscenza di sé , di cooperazione con la società e di valorizzazione delle proprie caratteristiche.
La proposta, partita dall’associazione, ha ricevuto il sostegno del presidente della IV Circoscrizione della città, Claudio Cerrato, e di tutti i quartieri entro la sua giurisdizione. Il servizio prevede un colloquio di 50 minuti tra il richiedente e un/una psicologo/a iscritto all’albo di riferimento, durante il quale il paziente potrà sfogarsi, parlare della sua situazione e trovare assieme allo specialista un modo per vivere liberamente la propria vita alla luce del sole. Lo sportello sarà aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle 19, in Via Vado, 8; in Via Sant’Antonio da Padova, 12; in Circoscrizione 4 a Torino.
Un modo per dichiararsi e saper affrontare i pregiudizi della società a Torino
Lo sportello aiuterà prima di tutto ad accettare sé stesso, un passo difficile da fare soprattutto in età adulta. Anche per questo motivo, è riservato agli over 40 LGBT. Si affronterà poi anche il coming out e il rapporto con i propri familiari. Questi potranno anch’essi richiedere un colloquio per conoscere la comunità LGBT e capire come poter supportare il proprio familiare al meglio.
Quello che gli specialisti si aspettano sono persone che hanno paura di dichiararsi, di perdere amici e parenti e di rimanere per tutta la vita da soli. Lo sportello saprà aiutare anche le persone transessuali che vivono una situazione di disagio, oltre a seguirle durante tutto il loro percorso di transizione, nel caso in cui desiderino farlo.
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Se stesso si scrive senza accento. Povero italiano