Secondo uno studio realizzato dall’Osservatorio Alviero Martini ben il 37% degli italiani avrebbe fatto almeno una vacanza naturista nella vita e il 20% sogna di farlo; il 55% sceglierebbe l’estero e ben il 48% si rivolge solitamente alle agenzie viaggi per prenotare l’albergo. "Viviamo in spazi rigidi, città soffocanti, abiti spesso formali – spiega Alviero Martini, stilista noto soprattutto per le sue borse con stampate le carte geografiche – e almeno in vacanza abbiamo bisogno di sentirci totalmente liberi".
Eh sì, il naturismo va di moda, sia solo per protesta (vedi i black bloc di Rostock, in Germania, denudatisi contro il G8) o per provocazione artistica: l’inglese Michael Sandle ha fatto scandalo esponendo un disegno a carboncino in cui Tony e Cherie Blair escono nudi e visibilmente intristiti dal numero 10 di Downing Street mentre i nudi di massa dell’americano Spencer Tunick ormai vengono fotografati in ogni zona del mondo. Il prossimo appuntamento? Il 18 e 19 agosto su un ghiacciaio in Svizzera, non sarà facile! A Roma, nel mese di giugno, si è persino tenuto il primo corso di pilates naturista in palestra organizzato dall’Unilazio.
Nel mondo omosessuale il naturismo è estremamente diffuso e in quasi tutte le spiagge gay, di per sé spesso non facilmente accessibili, la pratica nudista è ormai consuetudine: in Italia sono però solo tre le spiagge autorizzate, ossia la romagnola Lido di Dante, l’ostiense Capocotta e la cagliaritana Muravera/Costa Rei. Ma sono celebri anche altre spiagge omo ma non solo dove si può prendere il sole senza costume con relativa tranquillità, quali la ligure Varigotti (raggiungibile aggrappandosi a una fune, non il massimo della praticità), gli Alberoni al Lido di Venezia, la grossetana Marina di Alberese nel Parco dell’Uccellina o l’agrigentina Eraclea Minoa.
Ma quali sono i rischi legali, visto che in base all’articolo 726 del codice penale non è stato ancora depenalizzato il naturismo? In teoria è possibile vedersi affibbiare una multa fino a 250 euro da parte delle autorità preposte, quali un agente di polizia, un carabiniere o persino un vigile urbano. Si può rischiare anche una denuncia per atti osceni in luogo pubblico e contrari alla pubblica decenza citati nell’articolo 527.
In Parlamento le proposte per l’approvazione di una legge nazionale che regolamenti finalmente la questione sono attualmente tre: quella depositata alla Camera da Franco Grillini e quelle di Giampaolo Silvestri e Piergiorgio Massidda al Senato. Se in Italia sono solo 10 i terreni federati Fenait per 12 associazioni, ben altro discorso si può fare per la Spagna dove fra spiagge e strutture per naturisti si arriva al numero di 200, mentre in Francia il nudismo muove un fatturato annuo di 120 milioni di euro e altri 630 di indotto.
Molte le opportunità per gli omosessuali: una delle più belle, eleganti e tranquille spiagge gay d’Europa si trova a Saint-Laurent d’Èze, tra Nizza e Montecarlo, una splendida doppia caletta che si protende davanti a uno dei mari più cristallini della Costa Azzurra. Più a sud, oltre Montpellier, nel celebre complesso naturista di Cap D’Agde l’estremità orientale della spiaggia è molto frequentata dai gay ed è accessibile dall’adiacente Marseillan Plage evitando controlli e pagamenti per entrare nel villaggio. Spostandosi in Corsica, assolutamente da visitare Algajola, vicino a Calvi, sulla rigogliosa Ile Rousse.
Assai gettonata anche la Croazia, soprattutto Koversada e Ulika, ma occhio al camping istriano Valalta di Rovigno dove l’anno scorso una coppia gay italiana non è stata accettata in base a una discutibile regola interna. Ormai leggendaria, invece, la magnifica spiaggia greca naturista Elià di Mykonos raggiungibile in caicco da Super Paradise.
Al nord è indubbiamente più facile praticare il naturismo anche gay perché pratica quotidiana per olandesi, danesi, svedesi e tedeschi.
Insomma, il naturismo sta diventando davvero un fenomeno di costume. Anzi, senza costume.
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