Mese dell’Oceano, dei proprietari di casa, della musica afro… Cos’altro si inventerà Trump per non celebrare il Pride Month?
Per il secondo anno di fila la Casa Bianca di Donald Trump ha “dimenticato” di celebrare giugno come mese del Pride. Non c’è da stupirsi vista l’omofobia notoria di esponenti di spicco dell’Amministrazione: dal vicepresidente Mike Pence al Procuratore Generale Jeff Sessions.
Anzi al suo primo anno da “Commander in Chief” Trump aveva persino scelto di aprire il Pride Month partecipando a un convegno dichiaratamente omofobo. Solo la figlia Ivanka e l’ormai ex Segretario di Stato Rex Tillerson avevano celebrato in un messaggio la comunità arcobaleno.
Questo tentativo della Casa Bianca di cancellare dall’agenda pubblica le persone LGBTI ha ormai assunto contorni grotteschi: nelle dediche della presidenza Trump il mese di giugno è diventato il Mese dell’Oceano, il Mese dei Proprietari di Casa, il Mese dei Grandi Spazi Naturali, il Mese dell’Apprezzamento della Musica Afro-Americana e probabilmente l’anno prossimo si aggiungerà un’altra strampalata celebrazione.
“Trump e Pence hanno dichiarato Maggio “Mese Nazionale dello Sport e dell’Attività Fisica”. Oggi dichiarano “Mese Nazionale dell’Oceano” e “Mese dei Grandi Spazi Naturali” – twitta la Human Rights Campaign – E ancora rifiutano di riconoscere il Pride Month per gli LGBTQ americani. Perché Trump e Pence sono così fissati con noi?”
In May, Trump and Pence recognized National Physical Fitness and Sports Month.
Today, they recognized National Ocean Month and Great Outdoors Month.
And yet, they still refuse to recognize #Pride month for #LGBTQ Americans. Why are Trump and Pence so insistent on erasing us?
— Human Rights Campaign (@HRC) June 1, 2018
Quest’anno soltanto Mike Pompeo, da poco nuovo Segretario di Stato, ha pubblicato una nota dichiarando che gli Stati Uniti “Si uniscono alle celebrazioni globali di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Intersex per il Pride Month e ribadiscono il loro impegno nel proteggere e difendere i diritti umani di tutti, persone LGBTI comprese”.
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