Il Pride Month, ovvero il mese dell’orgoglio della comunità LGBTQIA+, coincide con il mese di giugno, periodo dell’anno in cui anche in Italia si celebrano i Pride in numerose città, tra cui Milano, Roma e Torino.

Perché si celebra nel mese di giugno e quando nasce? Questo e molto altro lo puoi scoprire proseguendo nella lettura di questo breve compendio sul periodo dell’anno più importante per le persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender/transessuali e queer di tutto il mondo. 

Quando nasce il Pride Month?

bill clinton nel 1999 riconosce il Pride Month, il mese del Pride e dell'orgoglio LGBTQIA+

Il Pride Month, mese del Pride, nasce molti anni dopo il primo vero e proprio Pride della storia, svolto nel 1970, un anno dopo gli storici moti di Stonewall, la storica manifestazione per i diritti LGBTQ+ degenerata in scontri violenti con la polizia. 

Il riconoscimento ufficiale da parte dell’ex presidente USA Bill Clinton di un intero mese che celebra l’orgoglio LGBTQ+ è avvenuto l’11 giugno 1999 ed è stato chiamato Gay and Lesbian Pride Month. Un mese intero dove la comunità LGBTQ+, attraverso eventi, concerti, workshop ed un corteo finale per le strade cittadine, commemora la memorabile protesta di persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender fuori del locale Stonewall Inn, una contestazione che ha lasciato un segno indelebile nella storia queer e che ha ispirato molte opere, anche cinematografiche.  

Il nome “Gay and Lesbian Pride Month” dato da Bill Clinton nel 1999 è stato poi sostituito nel 2011 dal presidente Barack Obama con “LGBT Pride Month”. Successivamente, nel 2021, il nuovo presidente Joe Biden ha confermato il mese di giugno come il mese dell’orgoglio LGBTQIA+. Anche Donald Trump ha riconosciuto il Pride Month nel 2019, tuttavia lo ha fatto attraverso un tweet, e non attraverso un proclama ufficiale. 

Il riconoscimento del Pride Month da parte delle istituzioni, è stato fondamentale per l’avanzamento dei diritti civili, non solo della comunità LGBTQIA+, ma di tuttə.

Oggi, in molti Paesi del mondo, il mese di giugno è di diritto il Pride Month, il mese del Pride, dove viene organizzata, da parte di associazioni e organizzazioni LGBTQIA+ locali, nazionali ed internazionali una serie di eventi (concerti, workshop, festival culturali, iniziative di beneficenza, ecc.), che solitamente si conclude con la famosa e partecipata parata che attraversa le vie della città: una città che può essere tanto piccola, come Cremona, quanto grande come la capitale Roma. 

L’Italia e il Pride Month 

onda pride e il pride month italiano

Il movimento LGBTQ+ italiano ha una storia ben radicata nel Novecento, che il podcast “Le Radici dell’Orgoglio” è riuscito bene a raccontare. In Italia risale al 1979 la prima manifestazione contro l’omofobia, mentre il primo Pride ufficiale fu svolto a Roma il 2 luglio 1994.

Ma anche in Italia, seppur non ci sia un vero e proprio riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni del mese del Pride, sono molte le associazioni LGBTQIA+ che organizzano, in particolare nel mese di giugno, eventi, cortei e manifestazioni per celebrare l’orgoglio della comunità che rappresentano. 

Dal 2014 si utilizza la formula Onda Pride per definire le numerose parate del Pride organizzate tra maggio e settembre nell’intero territorio nazionale. Cliccando nel testo sottolineato qui di seguito, puoi scoprire dove e quando si tengono le parate dell’anno in corso: Tutte le date confermate (ed aggiornate in tempo reale) dei Pride in Italia, precedentemente noti come Gay Pride.

Perché celebrare il Pride Month, anche se sei eterosessuale? 

perché un eterosessuale dovrebbe celebrare il pride month, alleati

Il Pride è ribellione, elogio della diversità, festa, impegno civile, ma soprattutto celebrazione e memoria di quelle persone, singoli ed associazioni, che hanno lottato con forza, sangue e sudore per l’ottenimento di fondamentali diritti. 

Non solo. Chi scende in piazza e marcia per i diritti LGBTQIA+ vorrebbe che anche gli eterosessuali diventassero suoi alleati, ma soprattutto che capissero quali privilegi possiedono rispetto alla comunità LGBTQIA+, e che lottassero anche loro affinché questi privilegi vengano estesi a tuttə, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. 

Essere unə buonə alleatə, tuttavia, non è così semplice. Non basta scendere in piazza una volta all’anno e vestirsi di arcobaleno o cambiare la propria immagine di profilo Facebook mettendo un logo rainbow. Essere unə buonə alleatə vuol dire mostrare un sostegno costante, e soprattutto genuino. In un nostro articolo abbiamo dato alcuni pratici consigli per le persone “ally” (eterosessuali alleate) e che ti invitiamo a leggere, così che tu possa celebrare il Pride Month e scendere in piazza durante il giorno del corteo con ancora più consapevolezza di chi è e cosa richiede la comunità LGBTQIA+ dalla società.  

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