Arriva dal web la prima radio LGBT del mondo arabo, Shams Rad.
L’emittente, lanciata dalla Shams Association, è nata ufficialmente qualche giorno fa in Tunisia – in occasione di una speciale serata di gala – per tutelare i diritti della comunità LGBT in un Paese in cui l’omosessualità è illegale e severamente repressa. “Vogliamo sensibilizzare il popolo tunisino, i semplici cittadini e i governanti sull’omofobia della società e difendere le libertà individuali” ha dichiarato il direttore generale della radio, Bouhdid Belhadi, alla France Presse.
I primi programmi sono andati in onda lunedì, dopo qualche giorno di problemi tecnici riscontrati. La radio trasmetterà dalle 8 a mezzanotte programmi in dialetto tunisino su tematiche politiche, economiche e sociali con un occhio di riguardo alla comunità LGBT.
Il direttore ha confidato di aver ricevuto, dal momento del lancio, più di 4000 messaggi di insulti e minacce. Anche minacce di morte.
L’articolo 230 del codice penale nazionale, nello specifico, condanna l’omosessualità con la reclusione fino a tre anni. I giovani vengono frequentemente arrestati, molti di loro restano un po’ in carcere. La speranza è che, poco a poco, questo programma radiofonico possa raggiungere sempre più persone e solleticare l’umanità dei governanti.
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