Qualcuno di voi avrà presenti le tante discussioni sul forum riguardo gli inconvenienti dei rapporti anali. Per tutti basti sapere che un’ossessione diffusa, specie tra i più giovani, è il timore di non essere perfettamente ‘puliti’ nei momenti di maggiore intimità con il partner, problema dovuto – come alcuni di voi certamente sapranno – alla spietatezza dell’anatomia, a causa della quale gli omosessuali maschi non dispongono di una vagina.
Gran parte dei gay adulti soprassiede però sull’imbarazzo: trattasi di problema naturale, generalmente non devastante, nei confronti del quale maturità ed esperienza hanno facilmente gioco, specie se nell’incontro non prevale l’ansia da prestazione ma il desiderio erotico. L’aspetto igienico, fatte salve le elementari norme di convivenza civile (e talvolta si aggirano anche quelle) viene soppiantato dalla foga e la passione può fare a meno della sterilizzazione: la carne è carne anche per i suoi aspetti più terreni.
Eppure sappiamo che lavarsi accuratamente non è impossibile e, se la doccia prima di fare sesso è gradito omaggio reciproco, se ne può estendere la portata anche alle zone interne, ossia praticare il cosiddetto lavaggio anale, ottimo quando il timore di non essere a posto è fondato e ancor più se le paranoie prevalgono sull’emozione dell’atto. In soldoni, basta un po’ d’acqua prima del rapporto e siamo pronti per l’uso, anche per farci mangiare. Ma lasciamo perdere per una volta il cannibalismo e dedichiamoci alla réclame.
Quando infatti, tempo addietro, trattai l’argomento, avevo scovato accessori adeguati per la suddetta doccia solo in un locale di Milano, mentre non ne avevo ancora visti su Cleptomania, dove pure si vendeva di tutto, perfino il calco per fare una copia esatta del proprio uccello, una specie di Marco Aurelio da esposizione. Adesso invece ce ne sono ben due tipi: la Doccia anale Easy-to-useRossa e Nera in lattice, “un sistema di pulizia facilissimo da usare, disegnato per il tuo comfort” e, per chi volesse unire l’utile al dilettevole, la Doccia anale con Dildo“morbido e gommoso, rimuovibile e perforato. Dotato di flessibile inossidabile…Sempre puliti e pronti all’uso”.
Già che c’ero, sperando di fare cosa gradita, ho girovagato per il sito, imbattendomi nell’Anal Training Kit, composto di “3 butt plugs non espandibili in tre misure incrementali, per un vero e proprio training dilatativo”: in parole povere, un set di oggettini per fare pratica, un po’ come i corsi di lingua in edicola, coi quali si può cominciare anche da principianti ma dopo salire gradualmente di livello, fino a poter prendere un master.
Per poterlo poi anche soddisfare, si può ricorrere magari al But Plug Espandibile“con pompetta, realizzato in materiale superiore”. Non ho la più pallida idea di quale possa essere questo materiale superiore, ma l’articolo sembra irresistibile, visto che prospetta un’allettante idea: “regalati il piacere di sentirlo crescere dentro di te!”. Oppure le Chain Power Balls “dal design ergonomico e facile da maneggiare realizzato con un materiale duraturo nel tempo, non poroso e igienico; dotate di
catenella di ancoraggio in metallo regalano un piacere anale superiore”. Considerato che non sono porose e che resistono nel tempo potremmo considerarle prodotto per professionisti.
E che dire della novità del giorno? Ne avrete certamente visto lo spot in Tv. Sto parlando del nuovo gel di Durex ‘massage 2 in 1′. Due in uno perché oltre a essere uno dei tanti lubrificanti in commercio, questo gel può essere usato anche per piacevoli, sensuali ed erotici massaggi ed è a base di vitamina E. Del resto, perché non prendersi anche un po’ cura della pelle? L’associazione del gel con il ‘Play vibration’, l’anello vibrante della stessa casa produttrice, pare regali momenti particolarmente intensi.
Non so perché ma, per quanto sia disgustoso sentire gli etero parlare in modo volgare dell’atto di prenderlo dietro (cui si riferiscono sempre con accezioni negative e scherzando in maniera becera), mentre facevo una selezione degli accessori, quelli che più mi incuriosivano (e divertivano) erano proprio i dildi e affini. Accessori decisamente hard nel giusto ambito, ma – mi perdonino gli amici di Cleptomania – assolutamente buffi una volta estrapolati dal contesto, magari letti o esposti in una cena gay con le amiche frociarole.
Su tutti, non posso non assegnare il massimo dei voti all’Army Kit. Non essendo io troppo esperto e forse nemmeno troppo sveglio, non ho capito esattamente cosa sia, ma mi sono innamorato della didascalia: “Divertiti a giocare al militare con… il vibratore a batteria con variatore di velocità a forma di bomba a mano, il lubrificante, l’intimo mimetico e la granata”. Ora, passi per il vibratore a forma di bomba a mano (con variatore di velocità, si intende), passi per l’intimo mimetico che, non si sa mai, può attrarre feticisti di ogni genere non meno del colletto da prete, ma qualcuno saprebbe spiegarmi cos’è e a cosa serve la granata?
Flavio Mazzini, trentacinquenne giornalista, è autore di Quanti padri di famiglia (Castelvecchi, 2005), reportage sulla prostituzione maschile vista "dall’interno", e di E adesso chi lo dice a mamma? (Castelvecchi, 2006), sul coming out e sull’universo familiare di gay, lesbiche e trans.
Dal 1° gennaio 2006 tiene su Gay.it la rubrica Sesso.
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di Flavio Mazzini
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