"Esplorare quel sottile spazio che definisce i confini tra la nostra visione personale e il soggetto che vogliamo fotografare". Così la celebre fotografa romana Lina Pallotta presenta il suo workshop fotografico programmato nella Capitale in concomitanza con l’Europride domani e domenica 12 giugno presso ‘Camera Oscura’ in via Federico Nansen 48.
Autrice di un noto reportage ‘in itinere’ sulla vita di Porpora Marcasciano, presidente del Movimento Italiano Transessuali, sua grande sodale da trentacinque anni (si conobbero a Napoli nel 1976), Lina Pallotta cercherà in questi due giorni di fornire le chiavi interpretative per realizzare opere fotografiche ‘a lungo termine’. Sono previste due sessioni di otto ore dalle 10.30 alle 18.30 in italiano e in inglese con interprete, a cui si può partecipare portando una selezione del proprio lavoro in stampe o in formato digitale.
"Cercheremo di riformulare in maniera creativa la visione del mondo cercando le metafore visive personali: reportage oggettivo/reportage soggettivo – spiega l’artista – Si cercherà di trovare soluzioni, giustamente sempre parziali, alle domande essenziali che la fotografia del reale impone. Come costruire una storia che oltre ad informare comunichi emozioni profonde? Vi aiuterò a giungere alla messa a fuoco dei contenuti e del personale punto di vista e percezione per sfidare le concezioni dominanti, i luoghi comuni del vedere. Come sfuggire l’ovvio e imparare a leggere il fotogramma al di là e oltre le nostre idee preconcette? Il punto di collisione tra il dentro e il fuori, quel momento specifico di percezione, ci porta a una differente e originale comprensione di quello che accade? Riconoscere gli elementi distintivi del nostro lavoro implica un’assunzione di responsabilità rispetto alla centralità dei contenuti".
Se qualcuno ancora l’identifica come ‘la fotografa delle trans’, in realtà Lina Pallotta, ha un curriculum che spazia dall’Agenzia Grazia Neri alla Impact Visuals Agency newyorchese e ha collaborato, tra gli altri, con Marie-Claire, Liberation e The Guardian. Ha recentemente realizzato apprezzati reportage sul dramma delle maquiladoras messicane frontaliere e delle donne afghane che vivono nella Grande Mela dopo l’11 settembre. Vive tra Roma e New York.
Il workshop fotografico è organizzato da ‘Obiettivo Granieri’ in collaborazione con Camera Oscura.
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