Nunzio Galantino, segretario generale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), rimprovera la lentezza della politica italiana nell’approvazione della (discussa) legge sullo Ius Soli.
Lo fa paragonando la suddetta legge a quella sulle unioni civili approvata lo scorso anno: “Si è trovato il modo di accelerare sui diritti delle coppie formate da persone dello stesso sesso. Si dia almeno la stessa attenzione ai diritti di italiani tenuti senza cittadinanza”.
Il numero due della Cei, neanche tanto velatamente, critica i vari Angelino Alfano e Maurizio Lupi: “Il progetto di legge è stata approvato alla Camera due anni fa da parte della gente che oggi dice di non volerne sapere. Se sono intervenute cose nuove parliamone, ma cerchiamo di dire al popolo italiano perché un giorno si dice una cosa, un giorno se ne dice un’altra”.
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e comunque un errore (il pasticcio della Cirinnà) non può valere a giustificarne uno peggiore - la legge sullo jus soli.
Quando si dice mettere insieme mele con patate. È interessante che dal loro punto di vista i tempi di approvazione della legge sulle unioni civili siano stati celeri.
E ti pareva che sti preti non tirassero fuori i gay a sproposito anche sullo ius soli.