Lo scorso anno l’Università Bocconi di Milano ha inaugurato i bagni gender neutral. Bocconi Tv ne diede notizia con un servizio ad hoc, pubblicato sui canali social dell’ateneo. Alcuni studenti lasciarono commenti transfobici: «Li puoi letteralmente usare per andare a trans», scrisse un ragazzo. «Ma non diciamo pagliacciate. Può piacerti chiunque, ma sei hai il ca*** resti un maschio e se hai la fi** resti femmina. E vai nel bagno adatto», aggiunse un altro. E ancora «Li userò, ma non per andare in bagno».
A segnalare i commenti, poi rimossi dagli stessi che li avevano scritti, fu il presidente dell’associazione Lgbtqia+ «Best Bocconi», Samuele Appignanesi. Una denuncia, la sua, che ha dato forma ad un’istruttoria davanti alla commissione disciplinare. A darne notizia il Corriere della Sera. Ebbene l’Università Bocconi ha sospeso per sei mesi tre studenti, impossibilitati a frequentare le lezioni e/o a sostenere esami.
“Tali messaggi violano il diritto al rispetto nei confronti di tutti gli appartenenti alla comunità accademica e sono inoltre lesivi dell’immagine e della reputazione della Bocconi. L’università ha quindi applicato quanto previsto dall’honor code, che tutti gli studenti sottoscrivono al momento dell’iscrizione, e dai suoi regolamenti“, hanno spiegato dall’ateneo.
Nel caso in cui ci dovessero essere ulteriori «comportamenti o dichiarazioni, anche attraverso l’uso dei social che arrechino discredito all’università ovvero suscitino allarme presso l’università o i gestori delle residenze», qualunque studente rischia l’esclusione dal corso di studi da uno e fino a 3 anni.
Nel 2011 uno studente della Bocconi venne sospeso per un anno dopo aver aggredito un altro ragazzo che difendeva il manifesto di un’iniziativa organizzata dall’associazione LGBTQIA+ Best e successivamente imbrattato lo stesso manifesto con scritte omofobe.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
È piuttosto pesante che l'orientamente sessuale sia così legato all'identità transgender. In ogni caso un cartello su un bagno non dovrebbe portare a nessun tipo di problemi. I bagni tutti generi esistono da tempo con polemiche inesistenti, non capisco l'aggiunta di inclusione rimarcante. Sfortunatamente non si comprende bene la struttura che ha destato sdegno. Nel dubbio suggerisco che a lungo andare sarebbe meglio non correlare i transessuali ai disabili come l'immagine, a meno che non si parli di disabilità effettiva.