La destra ha cercato in tutti i modi di non tutelare la comunità transessuale dell’Uruguay. Anche un referendum abrogativo. Ma i cittadini hanno una mentalità più aperta rispetto ai loro politicanti, e solo il 10% si è recato alle urne per votare. Un vero fallimento, soprattutto perché il quorum previsto in Uruguay per rendere valido il risultato referendario è del 25%. La votazione era prevista per il 4 agosto (domenica scorsa) e chiedeva espressamente l’abrogazione della legge approvata nel 2018 che tutelava appunto la comunità trans.
La preoccupante proposta di un politico di destra aveva sollevato molte critiche sia dai suoi avversari sia dalle associazioni LGBT che operano nel territorio, oltre ad aver attivato anche le Nazioni Unite. Fortunatamente, il referendum ha dimostrato ampiamente che la società appoggia la legge di tutela, rendendo la votazione un vero e sonoro flop. Con questo gesto, l’Uruguay si dimostra ancora una volta una delle nazioni più progressiste dell’America Latina, per quanto riguarda i diritti civili. Nonostante questo, c’è ancora molta strada da fare su questo tema per ottenere una vera inclusione di tutte le minoranze.
Soddisfazione della politica e degli attivisti dell’Uruguay
Secondo le associazioni LGBT, il referendum capitanato dal deputato Carlos Iafigliola aveva un risultato pressoché scontato, come ha spiegato Federico Graña, ovvero il direttore del dipartimento di promozione socio-culturale del ministero dello Sviluppo sociale (oltre che attivista LGBT). Molti deputati di sinistra hanno espresso soddisfazione, che non si fermeranno qui. Il percorso per ottenere un’inclusione totale è solo agli inizi.
La legge sulla tutela delle persone transessuali è solo l’ultimo traguardo sul campo dei diritti civili. Questa legge, in particolare, indica che l’1% dei dipendenti di un’istituzione pubblica deve essere riservato a lavoratori transgender. In Uruguay è presente il matrimonio egualitario, una legge contro l’omofobia e la possibilità di adottare. Unico punto ancora vietato è la maternità surrogata, ma indipendentemente dall’orientamento sessuale. Nonostante la grande accettazione, le persone trans non sono ancora al sicuro di aggressioni e discriminazioni, motivo in . più per festeggiare il fallimento del referendum abrogativo.
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