Non ha fatto in tempo ad uscire che la nuova app che permette di pubblicare video su Twitter, Vine, pare sia già stata invasa dal porno gay. Twitter ha bloccato le parole “porno” e “sesso” nella ricerca (sembra in tutte le lingue) per evitare che questi video continuino a diffondersi, ma le parole “gay” e altre collegate non sono state bloccate, sebbene molti dei risultati che vengono proposti cercando con queste parole siano decisamente espliciti.
L’applicazione, che è di proprietà della stessa Twitter, permette agli utenti di realizzare e pubblicare sulla piattaforma di microblogging video di appena sei secondi.
Possono essere girati a pezzi e l’utente può animare oggetti o effettuare tagli tra le diverse scene che vengono poi riprodotte a rotazione continua.
Cercando l’hashtag “#gay” sul servizio di video si ottengono un numero indefinito di contenuti decisamente espliciti, soprattutto di uomini che si masturbano. In un comunicato stampa, Twitter ha dichiarato: “I video caricati che risultino o vengono segnalati come violazione delle nostre linee guida saranno rimossi dal sito e l’account dell’utente che li ha pubblicati può essere chiuso”.
Alcuni video, tuttavia, sono preceduti da avvisi sul tipo di contenuto.