Il 20 aprile del 2017 Parigi veniva sconvolta da un attentato terroristico nel cuore della città, sugli Champs Elysees. A morire fu l’agente di polizia Xavier Jugelé, 38enne, gay dichiarato, felicemente innamorato e attivista all’interno dell’associazione LGBT di polizia e gendarmeria. Jugelé, che fu inviato in soccorso degli spettatori massacrati e presi in ostaggio al Bataclan la sera del 13 novembre 2015, era unito civilmente ad Etienne Cardiles, che l’ha poi sposato con matrimonio postumo in presenza dell’ex presidente francese François Hollande, della sindaca della capitale Anne Hidalgo e del ministro dell’interno Gérard Collomb.
Ai funerali di stato Cardiles commosse il Paese, con parole piene d’amore nei confronti del compagno scomparso. “Quella sera sono tornato a casa e non ti ho trovato, è stato un dolore profondo. Si tratta di una sofferenza senza odio e per esprimerla voglio prendere in prestito le parole di Antoine Leiris (un giornalista francese la cui moglie morì negli attentati al Bataclan ndr): “non avrete il mio odio, non mi appartiene e non apparteneva a te, Xavier”. “Ti amo”.
Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National e padre di Marine Le Pen, vomitò odio nei confronti di quelle parole e di quella cerimonia, tuonando: “Sono scioccato, è stata un’esaltazione delle nozze gay”. A suo dire “più che il poliziotto” si era omaggiato “l’omosessuale: la partecipazione del suo compagno e il lungo discorso da lui pronunciato, hanno istituzionalizzato in qualche modo le nozze omosessuali, esaltandolo pubblicamente“. Per queste parole Jean-Marie Le Pen è finito a processo per omofobia.
A ricordare oggi sui social il triste anniversario dell’assassinio di Xavier Jugelé, Antonio Trinchieri, Presidente di Globe-MAE, che raggruppa dipendenti LGBTI del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Trinchieri ha celebrato proprio le parole pronunciate da Etienne Cardiles, suo collega al Ministero degli Esteri francese, il giorno del funerale.
“L’impatto emotivo di quel discorso, commentato anche in Italia, è enorme. L’emozione si ripete dopo un mese quando si decide di celebrare comunque il matrimonio che il funzionario del Quai d’Orsay (la Farnesina francese) ed il suo Xavier (morto per difendere Parigi dalla barbarie terroristica) avevano in animo. La Sindaca Hidalgo, presente, ha gli occhi lucidi. Etienne e Xavier, entrambi servitori dello Stato, sono riusciti a mantenere fede alla loro promessa: amarsi per sempre”.
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