«È l’amore che fa una famiglia. Sostieni le famiglie LGBT+».
Questo c’è scritto sul disegno che potete ammirare in testa al post. È scritto in russo ed è stato disegnato nel 2019 da Yulja Tsvetkova, a sostegno di una coppia dello stesso sesso che è dovuta partire dalla Russia con i suoi due figli adottivi dopo essere stata presa di mira dalle autorità.
Dopo aver condiviso sui social media quest’immagine e altri disegni a favore dell’inclusione, le autorità hanno presentato false accuse contro la Tsvetkova, per violazione della legge russa contro la cosiddetta “propaganda omosessuale” e diffusione di immagini pornografiche, multandola con 50.000 rubli (circa 722 euro) e condannandola agli arresti domiciliari. Yulja rischia fino a sei anni di reclusione. Ecco perché è nata una petizione a suo sostegno, via AllOut, che necessita del nostro sostegno.
Non mi lascerò intimidire dalle autorità russe, ma ho bisogno del tuo aiuto. Firmando la mia petizione puoi realmente aiutarmi ad attirare l’attenzione sul mio caso. Aiutatemi a contrattaccare: chiedete alle autorità russe di ritirare le accuse contro di me e di abrogare la legge contro la cosiddetta “propaganda omosessuale”.
Questo l’appello della Tsvetkova, che poi prosegue: “L’anno scorso è stato piuttosto difficile. Un delinquente, che sostiene di condurre una “jihad morale” contro le persone LGBT+, mi ha costretta a interrompere il mio progetto di teatro dedicato ai giovani per questioni di sicurezza. In seguito, ho saputo che il mio nome si trovava su una lista nera anti-LGBT+, proprio come quello di Elena Grigoryeva, che è stata brutalmente assassinata nei pressi di casa sua, a San Pietroburgo. Invece di pensare a proteggermi da queste minacce, le autorità hanno deciso di prendersela con me e di processarmi per il mio sostegno alle famiglie arcobaleno. Essendo un’attivista, so di non essere la prima vittima della legge contro la cosiddetta “propaganda omosessuale”. Però, con il tuo aiuto, potrei essere l’ultima. Se siamo in tanti a farci sentire, le accuse contro di me potrebbero essere ritirate e la legge contro la cosiddetta “propaganda omosessuale” potrebbe essere abrogata una vota per tutte”.
Oltre 8000 persone hanno già firmato la petizione in suo favore. L’obiettivo è almeno 20.000 firme. Cliccate qui per farlo anche voi.
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