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Attivista gay pestato a morte: choc in Grecia

Ucciso perché in procinto di rapinare una gioielleria? La morte di Zak Kostopoulos ha diviso persino la comunità LGBT.

zackie oh Zak Kostopoulos
< 1 min. di lettura

Zak Kostopoulos, 33 anni, è stato brutalmente picchiato sabato scorso, davanti ad una gioielleria.

Attivista LGBT che ha a lungo lottato per abbattere i pregiudizi sulle persone sieropositive, Zak è stato letteralmente pestato a morte. Portato in ospedale, è deceduto poco dopo. Le immagini di sicurezza di una telecamera ci mostrano Kostopoulos con un estintore in mano, davanti alla porta principale del negozio. A quel punto il proprietario della gioielleria e un altro uomo si sono avventati su di lui, prendendolo a calci. Secondo quanto riferito la polizia era a pochi metri dal pestaggio, ma è intervenuta con colpevole ritardo.

I notiziari locali riportano che Kostopoulos era un “tossicodipendente” che intendeva rapinare il negozio, affermando persino che fosse armato di un coltello. Ma molti presenti negano. La morte di Zak ha diviso la stessa comunità LGBT, perché c’è chi ritiene la sua morte ingiustificata e chi appoggia il proprietario del negozio, intervenuto in difesa della propria proprietà. La vita di un uomo può essere paragonata ad una manciata di pietre preziose (probabilmente anche assicurate)?.

Zak non è entrato nel negozio per rubare ed era disarmato, denunciano gli amici, ma non è chiaro per quale motivo avesse un estintore in mano. Il medico legale non ha fornito le cause della morte, riferisce la CNN.

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