Il monologo di Fedez al Concertone del primo maggio a sostegno del DDL Zan e contro l’omofobia leghista continua a far parlare. Come scritto ieri sera, il rapper ha suscitato un vero e proprio terremoto, con inevitabili dichiarazioni politiche.
Enrico Letta, segretario del Pd, ha chiesto “chiarimenti veri e credibili e scuse da parte della Rai sulla censura“. L’ex premier ha poi voluto “ringraziare sinceramente Fedez, perché il fatto che una persona come lui parli di questi temi, con la forza e con la visibilità che ha, rompe il tabù creato sul DDL Zan. Condivido in pieno le parole di Fedez: la Lega non trova argomenti di merito e fa ostruzionismo, è gravissimo. Per colpa di Salvini abbiamo passato 20 giorni a parlare solo della calendarizzazione del DDL Zan. Noi andremo avanti. Molti ci dicono: c’è la pandemia Covid 19 e voi del PD parlate di diritti, DdlZan, Ius Soli e non di lavoro e riaperture? Alessandro Zan è un nostro deputato, contro transomofobia e discriminazioni l’impegno è di tutto il Pd. Noi facciamo proposte su entrambe i fronti“.
Da parte della Lega, strano a dirsi, non un passo indietro. Anzi. Andrea Ostellari, senatore leghista auto-proclamatosi relatore della legge al senato, ha ulteriormente provocato: “Se la legge Zan è scritta male, è dovere del Parlamento riscriverla o cambiarla“. “Capisco che faccia comodo semplificare le cose, ma non stiamo assistendo ad uno scontro fra buoni e cattivi. Il disegno di legge Zan tratta questioni fondamentali: affettività, famiglia, libertà di espressione ed educazione“.
Durissima e immediata la replica del deputato dem, Zan: “Si lègga la legge, visto che si è autoproclamato relatore. Se dice che è scritta male allora dica che lo è anche la legge Mancino contro razzismo e odio religioso, si tratta di una sua estensione. Il problema culturale della Lega è un altro: l’omotransfobia“.
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