Questa storia racconta il primo matrimonio gay. Ma non è solo questo. E’ ambientata 120 anni fa in Spagna, più precisamente a Dumbria, un piccolo paese spagnolo della Galizia. Le protagoniste della storia sono due ragazze, Marcela Gracia Ibeas e Elisa Sánchez Loriga. Si conobbero a scuola, andarono subito d’accordo, capirono che tra loro c’è una grande intesa. Anzi, capirono molto di più. Quello che provano era amore. E’ così che inizia la loro storia. Decisero di andare a vivere insieme, nonostante la contrarietà del padre di Marcela, che la voleva mandare in collegio poiché “preoccupato” di quell’amicizia troppo morbosa.
La loro amicizia era stata notata anche dalla gente del paese, che sparlava di loro. La casa di Marcela e Elisa era un luogo da evitare, a cui tirare sassi contro le finestre, davanti la quale andare con i forconi e le torce, intimando alle due ragazze di andarsene. Questo era il modo in cui erano trattate, solo perché si amavano. E’ a quel punto che decisero di mettere la parola fine a quella situazione, diventata insostenibile.
Finsero una litigata, che si concluse con Marcela che lascia casa. Naturalmente, la notizia fece presto il giro del paese. Alla stessa velocità, tutti gli abitanti vennero a sapere che Elisa si sarebbe sposata presto con Mario, il cugino di Marcela. Un cugino molto somigliante, sia nei modi di fare che nella corporatura. Mario era Marcela, abilmente travestita per poter far avverare il loro sogno: sposarsi.
Il matrimonio gay tra Elisa e Marcela e la fuga
Si arrivò così all’8 giugno 1901. Il prete, ignaro di tutto, benedisse e sposò le due ragazze, le quali poi tornano a casa a bordo di una carrozza, come da tradizione. Ma il loro piano venne scoperto, e furono costrette a fuggire. Scapparono prima a Oporto (in Portogallo), dove vennero nuovamente attaccate e per un breve periodo incarcerate. Poi fuggirono a Buenos Aires.
Elisa decise di sposare un uomo molto anziano, avendo così un patrimonio alla sua morte. Ma mentre Elisa pensava a questo per stare con la compagna, Elisa non era d’accordo, e si sentì tradita. E denunciò l’amata alla Polizia. Di loro, a questo punto, si persero le tracce.
Le reazioni dei giornali
Della storia di Elisa e Marcela ne parlarono i giornali. Spagnoli, che le dipingevano come dei mostri. Portoghesi, che furono molto più sensibili. E americani, che raccontarono semplicemente la storia. In Portogallo, tra l’altro, la gente le aiutò donandole soldi e provviste prima di fuggire nuovamente.
La storia in un film
La storia del primo matrimonio gay e di tutto quello che capitò a Elisa e Marcela è stato raccontato in un libro di Narciso de Gabriel, Elisa y Marcela. Más allá de los hombres (Libros del Silencio, 2010). Poi, in un film, Elisa e Marcela, di Isabel Coixet. Questo è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino, e ora disponibile anche su Netflix.
Girando l’intera pellicola in bianco e nero, raccontando l’amore delle due ragazze e le violenze subite, servendosi di alcuni articoli di giornali conservati e le informazioni scoperte da Narciso de Gabriel, la regista Isabel Coixet ha realizzato un film realistico, rispettando la realtà e raccontando così la vera storia del primo matrimonio gay della storia.
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