Secondo Fernando Sebastian Aguilar, da poco nominato cardinale da Papa Bergoglio, l’omosessualità è “una lacuna” del corpo umano che si può “curare con un trattamento adeguato”.
Intervistato dal quotidiano spagnolo Diario Sur, l’arcivescovo emerito di Pamplona e Tuleda ha dichiarato: “L’omosessualità è un modo deficitario di esprimere la propria sessualità che ha un fine preciso nella procreazione. Nel nostro corpo abbiamo molte lacune. Io, per esempio, ho l’ipertensione: mica mi arrabbio se me lo dicono. Si tratta di una carenza che devo correggere con un’apposita terapia. Così è l’omosessualità, che in molti casi può essere curata con un trattamento adeguato”.
E in riferimento all’ormai famosa frase di Bergoglio riferita ai gay (“Chi sono io per giudicare”, ndr) ha aggiunto: “Una cosa è manifestare accoglienza e affetto a una persona omosessuale e un’altra è giustificare moralmente l’esercizio dell’omosessualità. A una persona posso dire che ha una deficienza, ma questo non vuol dire che io debba cessare di stimarla e aiutarla. Credo che questa sia la posizione del papa, che poi è la stessa in merito al matrimonio omosessuale o ai divorzi. Saremo al suo fianco, ma la chiesa non può cambiare le esigenze della morale”.
L’alto prelato, che riceverà ufficialmente l’investitura di Cardinale il prossimo 22 febbraio, ha anche parlato della pedofilia nella chiesa spiegando che il problema è che bisogna educare i seminaristi e selezionare i candidati al sacerdozio “tenendo conto che le persone possono sempre sbagliare”.
Aguilar ha avuto parola di condanna anche sull’aborto, le cui regole sono state recentemente riviste in senso restrittivo dal governo spagnolo. “Chi è quella donna normale in grado di rivendicare il diritto di porre fine alla vita del bambino che porta dentro – ha dichiarato l’84enne neo-cardinale-? Non ha senso, politicamente o antropologicamente, rendere l’aborto una bandiera della modernità”.
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