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Addio a Paul O’Grady, icona LGBTQIA+ d’Inghilterra

Il Regno Unito piange una colonna del movimento LGBTQIA+. “Drag queen per la vita”, è morto il mitico Paul O’Grady, per tutti Lily Savage.

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Si è spento “inaspettatamente e pacificamente” a soli 67 anni Paul James O’Grady, comico, conduttore televisivo, drag queen, attore e scrittore inglese, esploso a Londra negli anni ’80 con il suo personaggio drag Lily Savage. Da allora Paul è diventato volto amatissimo e seguitissimo d’Inghilterra, vera icona dei diritti LGBTQIA.

 



 

Nato da una famiglia di migranti irlandesi della classe operaia a Tranmere, nel Cheshire, O’Grady si è trasferito a Londra alla fine degli anni ’70, lavorando inizialmente come addetto alle cure peripatetiche per il Camden Council. Nel 1978 dà vita al suo alter-ego drag, Lily Savage, che interpreta per 8 anni alla mitica Royal Vauxhall Tavern di Londra. Sono gli anni in cuu Paul sfrutta la propria popolarità per affrontare anche tematiche sociali, vedi la crisi dell’hiv/aids e la celebrerrima sezione 28 di Margaret Thatcher, tra raccolte fondi e marce di protesta.

Dopo essere stato nominato per un Perrier Award nel 1992, O’Grady attira l’attenzione del pubblico televisivo conducendo negli abiti di Lily The Big Breakfast (1995-1996), Blankety Blank (1997-2002) e Lily Live! (2000-2001), vincendo vari premi. È stato una delle prime drag ad apparire sulla tv britannica, sfondando un muro.

Successivamente si è staccato da Lily e ha recitato nella sitcom della BBC One Eyes Down (2003-2004), ha dato vita al The Paul O’Grady Show e al The New Paul O’Grady Show, in onda fino al 2009. Su ITV ha presentato a tarda notte il Paul O’Grady Live (2010–2011) e il Paul O’Grady on the Wireless di BBC Radio 2 (2009–2022), senza dimenticare programmi come Paul O’Grady: For the Love of Dogs (2012-2023), Animal Orphans di Paul O’Grady (2014-2016), Blind Date (2017-2019) e Great British Escape di Paul O’Grady (2020 ). Ha anche pubblicato diversi libri, tra cui un libro di memorie in quattro volumi.

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O’Grady è stato nominato Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) nel 2008 per i servizi all’intrattenimento. Peter Tatchell lo ha ricordato come “un attivista molto ammirato per l’uguaglianza LGBT + e i diritti degli animali. Paul aveva in programma di guidare la nostra prossima campagna affinché la polizia si scusasse per la loro storica persecuzione della comunità LGBT+”.

Lorraine Kelly, collega tv, lo ha definito “divertente, senza paura, coraggioso, gentile e saggio”. La regina consorte Camilla, si è detta “profondamente rattristata” di aver perso un amico, pur essendo lui molto critico nei confronti della famiglia reale inglese, a tal punto da definirla un “covo di parassiti”. Camilla ha voluto ricordare “il cuore generoso e il senso dell’umorismo contagioso” di Paul, capaci di “dar conforto alla vita di tante persone“. Elton John ha parlato di un “intrattenitore brillante” e di “un grande sostenitore dei diritti della comunità Lgbtq+”.

Nel 1974, con la sua amica Diane Jansen, O’Grady ebbe una figlia, Sharon. Dal 1977 al 2005 Paul ha tenuto in piedi un matrimonio di convenienza con una donna portoghese, Teresa Fernandes, pur non avendo alcun tipo di relazione attiva con la donna. O’Grady divideva il suo tempo libero tra l’appartamento nel centro di Londra e la sua fattoria rurale del Kent, dove coltivava frutta e verdura biologica e una varietà di erbe. Amante degli animali per tutta la vita, da bambino O’Grady aveva in casa conigli, criceti, porcellini d’India, un furetto e un topo. Nella sua fattoria possedeva pecore, maiali, capre, asini, anatre, galline, oche, furetti, pipistrelli, topi e cani. Due dei cani da compagnia di O’Grady divennero ben noti al pubblico britannico grazie alle apparizioni al The Paul O’Grady Show.

Nel 2017 Paul O’Grady ha sposato l’amato André Portasio, rimasto al suo fianco fino al momento della “pacifica e inaspettata  scomparsa”.

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