Si è spento all’età di 63 anni Patrick O’Connell, attivista LGBT nonché fondatore di Visual AIDS, deceduto il 23 scorso in un ospedale di Manhattan per cause legate all’AIDS. La notizia è trapelata solo ieri, via New York Post.
Durante i suoi anni come direttore fondatore di Visual AIDS, ruolo che ha ricoperto dal 1980 al 1995, O’Connell è stato determinante nella tutela delle persone con HIV / AIDS e nell’aumentare la consapevolezza dell’epidemia. In una delle sue campagne più celebri, O’Connell ha ideato l’iconico Red Ribbon Project, ovvero il nastrino rosso che dal 1991 esplicita un dichiarato sostegno nei confronti delle persone affette da AIDS e nella lotta contro la malattia.
Il nastro è ora simbolo riconosciuto a livello internazionale per la consapevolezza dell’AIDS, da decenni indossato per mostrare solidarietà alle persone che vivono con l’HIV e per ricordare i milioni di vite perse causa AIDS. O’Connell diede vita persino ad un team di volontari per contattare i teatri di Broadway e i produttori dei Tony Awards per far comparire quel semplice nastrino rosso sui vestiti di attori e attrici. Jeremy Irons, premio Oscar, indossò quel nastrino nel corso di una notte degli Oscar. Fu il primo divo a farlo
O’Connell e Visual AIDS hanno anche creato consapevolezza grazie a Day Without Art, evento annuale che comprende varie organizzazioni artistiche, musei e gallerie con sede negli Stati Uniti con centinaia di opere d’arte letteralmente “avvolte” da informazioni sull’HIV e sul sesso sicuro. Un altro suo progetto, Night Without Light, ha visto numerosi edifici storici, ponti, monumenti e teatri di Manhattan, spegnere le luci, compresi il mitico Empire State Building, il World Trace Center e il Palazzo delle Nazioni Unite, proprio per sostenere la lotta contro l’AIDS.
Visual AIDS ha così celebrato la memoria di O’Connell: “Armato di un fax e di uno dei primi computer Macintosh, Patrick ha aiutato la Visual AIDS a crescere da un gruppetto di volontari a organizzazione senza scopo di lucro sostenibile. Fu portavoce appassionato dell’organizzazione, ha aiutato progetti come Day Without Art, Night Without Light e Red Ribbon a raggiungere migliaia di persone e organizzazioni in tutto il mondo“.
Nel corso di una storica intervista al quotidiano Long Island Newsday, O’Connell descrisse così l’epidemia da AIDS che stravolse il mondo nei primi anni ’80: “Vivevamo in una zona di guerra. Ma era come una guerra segreta di cui solo noi eravamo a conoscenza. Migliaia di persone stavano morendo di AIDS. Sentimmo di dover rispondere a quella guerra con un’espressione visibile.”
Rest in power, Patrick O’Connell, founding director of @Visual_AIDS. Although you are gone, your legacy of building HIV/AIDS advocacy through art will continue to thrive because of your tireless work. Thank you Patrick. ACT UP. FIGHT BACK. END AIDS. https://t.co/SUY8lfx4g8
— ACT UP NY (@actupny) May 4, 2021
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Un piccolo nastro che tanto ha significato e significa . Grazie Patrick , R.I.P.