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Zan: “La discussione parlamentare è legittima, ma che sia responsabile. Non facciamo naufragare la legge”

L’appello del deputato Pd ai senatori.

alessandro zan
2 min. di lettura

Ospite del mattino del “caffè social” di Tommaso Nannicini, senatore del Partito Democratico, Alessandro Zan ha fatto il punto sul piano ‘politico’ in relazione alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, in attesa di calendarizzazione al Senato.

Dopo l’inatteso strappo di Italia Viva, che ha chiesto modifiche al testo, il serio rischio è quello di spedire il DDL su un binario morto.

Intanto calendarizziamo la legge, perché fino a quel momento le discussioni stanno a zero. Il parlamento è sovrano, una discussione in parlamento è legittima. Ci sono state posizioni, anche nel Pd, di persone che hanno criticato alcune parti della legge. Vedo anche un senso di responsabilità. Penso ad Anna Paola Concia, che aveva espresso perplessità in relazione alla legge, in totale buonafede, dicendo “io esprimo queste critiche, ma se la legge è in pericolo e se il cambiamento della legge può determinare il suo affossamento, approviamola così com’è”. Così come Valeria Valente, senatrice del Pd che ha posizioni differenti sulla legge, ma la discussione è il sale della democrazia. Però il senso di responsabilità di queste persone, e anche di altre, è quello di dire “ci sono cose che vorrei cambiare, ma sapendo che al Senato c’è una posizione realmente in malafede della Lege che vuole cambiare la legge per affossarla, se la legge è in pericolo approviamola così com’è”. Questo è un approccio responsabile, che accoglie tutte le istanze, le sensibilità diverse. Sono fiducioso che dopo la calendarizzazione parta una discussione, sapendo che l’obiettivo è quello di portare a casa la legge e non vederla naufragare per l’ennesima volta, come accaduto in passato. L’arte del parlamento è la mediazione. Penso che il testo uscito dalla Camera sia un buon testo perché frutto di una lunghissima discussione, di una lunghissima mediazione, con contributi importanti che hanno arricchito il testo. Penso che al senato ci sarà la stessa volontà.

Come più volte detto negli ultimi giorni, il rischio, concreto, è di veder morire il DDL Zan causa modifiche. Se queste venissero approvate, a 6 mesi dall’approvazione alla Camera dopo un anno di discussioni e dopo altri tot mesi di dibattito in commissione giustizia a palazzo Madama che a breve prenderanno forma, la legge dovrebbe tornare a Montecitorio e ricominciare l’iter parlamentare. A 15 mesi dalla fine della legislatura, tempo per fare tutto questo non ce n’è. Chiunque affermi il contrario mente, sapendo di mentire.

La legge è ferma al Senato per la volontà arbitraria e del tutto inspiegabile di un presidente di commissione che sta utilizzando le proprie pregorative per ostacolare arbitrariamente una legge perché il suo partito non la vuole“, ha concluso Zan. “L’esempio di come le istituzioni vengano utilizzate per gli interessi di parte, e non degli italiani. Questa non è una legge del governo, ma parlamentare“.

Martedì prossimo, a meno che il leghista Ostellari non si inventi altro, ci sarà la tanto attesa calendarizzazione.



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One thought on “Zan: “La discussione parlamentare è legittima, ma che sia responsabile. Non facciamo naufragare la legge”

  1. Questo articolo mi ricorda tanto quando era presente la prima TV gay italiana, gay.tv chissà dov’è andata a finire,mi ricordo che la guardavano anche ragazze e ragazzi etero come si guarda netflix oggi, e poi…chiusa… se questo DDL cade, modificato o cosi’ com’è dandola vinta ai soliti 4 stereotipi di Italianità all’antica senza speranza tanto vale espatriare.

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