Salve, è la prima volta che scrivo in questo sito e volevo un po’ scaricarmi con voi, visto che non posso farlo con nessun altro..
Io sono bisex ed è una cosa bruttissima per me. Non potete capire cosa mi tocca sentire quando io torno a casa da scuola o durante il giorno. Mia sorella mi dice sempre che io sono finocchio, me lo grida anche davanti ai miei e talvolta anche loro quando li faccio arrabbiare me lo dicono. Io piango spesso da solo perchè nessuno mi capisce eppure i miei e mia sorella non lo sanno che sono bisex. Io vorrei morire e delle volte ho la tentazione di buttarmi fuori dalla finestra per morire. La mia vita è fatta solo di prese in giro e di pianti da parte mia. Penso ma perchè sono nato così, non potevo morire appena nato…
Io non capisco perchè nessuno capisce che non è colpa dei bisex o omosex se siamo così, però vengono disprezzati lo stesso. Io con i miei mi comporto un po’ male perchè loro mi dicono parolacce e sono troppo ossessivi con me. Praticamente io ho tutta la famiglia contro: io pensavo che mia sorella fosse una brava sorella ma non è così. Non ho più voglia di piangere. Tutti mi chiamano Jonathan ecc.
Spero che voi mi possiate capire… e che non mi dite di dirgli che sono bisex perchè sarebbe la fine per tutti i parenti. Mi viene da piangere.
Grazie in anticipo.
Erandtop
Caro Erandtop,
con la tua lettera hai fatto sorgere in me l’immagine di un navigatore solitario nel bel mezzo di una tempesta.
Tra te e il navigatore c’è, però, una grande differenza: lui è preparato ad affrontarla – anzi preparatissimo – altrimenti non sarebbe partito per quell’avventura.
Ma tu? Povero ragazzo, ti trovi solo e impreparato, senza riuscire a vedere un punto di riferimento a cui ancorarti.
Noi possiamo darti un piccolo aiuto per venirne fuori e, se vorrai metterti in contatto con uno dei nostri gruppi Agedo, magari quello più vicino alla città in cui abiti, troverai un po’ di sostegno e, quanto meno, potrai sfogarti un po’.
Sei dunque nel bel mezzo della tempesta, ed io non ti dirò certo di parlare – in questo momento – dei tuoi problemi ai tuoi genitori e a tua sorella che si dimostrano così insensibili, hanno una mentalità così retriva e, per giunta, non si rendono nemmeno conto di quelli che possono essere i problemi di un adolescente, a prescindere dall’essere o meno bisessuale.
Devi cercare di farti forza, non lasciarti andare e reagisci con la giusta aggressività oppure minimizzando, facendo ricorso all’ironia, secondo l’occasione, quando ti offendono. Cerca, però, nel frattempo, di istruirti sul significato di essere così come ti senti: nel cercare e trovare notizie, capirai che non sei il solo ragazzo al mondo che vive questi problemi, anzi sei in grande e bella compagnia.
Col tempo imparerai ad accettare le emozioni dalle quali ti senti travolgere, razionalizzandole acquisterai sicurezza. Saprai con certezza se sei o non sei bisessuale, ascoltando bene le tue pulsioni capirai come sei fatto.
E’ proprio vero quello che dici: essere bisex o omosessuali non è una colpa, né una scelta, ma un modo di esistere, tale e quale all’essere eterosessuali. Se gli “etero” sono la maggioranza, questo non significa che siano la norma. Considerali per quello che sono, cioè una maggioranza. Certamente sai che in tutte le culture, per tutti gli aspetti della vita ci sono maggioranze e minoranze e la dialettica che tale realtà sprigiona è fonte di arricchimento per tutti.
Vai tranquillo, dunque! Cerca con fiducia in te stesso la forza per accettare i tuoi inevitabili cambiamenti, quali essi siano.
Un grande augurio da una mamma agedo
www.agedo.org
di AGEDO
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