#Pucci è rimasto ad una comicità medievale, da Drive-In anni ‘80, se non fosse che tra pochi mesi sia il 2023. Mettersi a fare battutacce sul sesso gay, facendo nome e cognome di una persona specifica, dovrebbe far ridere? Ma a chi? A quale specifico pubblico troglodita? pic.twitter.com/WShW2TrGmo
— ApocaFede (@DrApocalypse) June 30, 2022
Tommaso Zorzi ha denunciato sui social quanto avvenuto in uno spettacolo comico di Andrea Pucci, segnalatogli da un’amica. Il conduttore di Drag Race ha condiviso su Instagram l’audio in cui la ragazza racconta quanto accaduto sul palco.
“Abbiamo passato tutto l’anno scorso a farci i tamponi. Te lo infilavano in una narice, se erano stron*i anche nell’altra, se erano ancora più stron*i in bocca e se eri Zorzi nel culo”.
Questa la battutaccia che Andrea Pucci avrebbe fatto al cospetto di decine e decine di spettatori paganti.
“Anche no. La cosa che mi fa impazzire di ‘sta roba è: tu cosa ne sai di dove lo prendo io? Come fai ad arrogarti il diritto di dire alla gente che io lo prendo nel culo. E’ una roba che mi fa impazzire“, ha tuonato Tommaso Zorzi. “Poi questa roba che siccome siamo omosessuali allora tutti lo prendiamo lì. Siamo nel 2022, gli anni ottanta sono finiti, sono passati 40 anni da quando poteva far ridere una roba del genere. Immaginate se io salgo sul palco e dico, “Ho rotto l’aspirapolvere, non so se comprarne una nuova o usare la moglie di Pucci con quello che succhia”. Tu mi diresti giustamente, ‘sei pazzo, sciacquati la bocca’. Mentre io, siccome sono gay e a te fa ridere la dicotomia gay=tutti lo prendiamo nel didietro, allora si può dire? A tre giorni dal Pride di Milano? Non lo so Pucci, secondo me tu mi devi delle scuse”.
Su Twitter l’hashtag #Pucci è entrato in tendenza, con la stragrande maggioranza degli utenti scioccati dalla gratuità della battutaccia del comico, che al momento non ha ancora replicato a Tommaso e alla sua richiesta di scuse. A dir poco doverose.