Una pergamena ricordo e una spilla con il simbolo della chimera: sono i due doni con cui le coppie eterosessuali che si sposano in Comune vengono tradizionalmente omaggiate ad Arezzo.
Eterosessuali, perché a quanto pare questi piccoli ma graditi doni non riguardano le coppie omosessuali che decidono di unirsi civilmente. L’amara scoperta è avvenuta in occasione dell’unione tra Franco e Alfredo, celebrata dal consigliere comunale (nonché loro amico) Francesco Romizi. Arrivato in Comune sabato per la celebrazione, Romizi non ha trovato pronti i due doni e ha immediatamente chiesto spiegazioni.
La risposta? Su decisione del sindaco, Alessandro Ghinelli, non erano previsti. Franco e Alfredo, 57 anni il primo e 60 il secondo, fidanzati da 34 anni, non hanno alcun diritto ai doni con le unioni civili. Il consigliere comunale è pronto a presentare la sua interrogazione al sindaco nel prossimo consiglio comunale e nel frattempo ha scritto all’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) perché si esprima su quanto successo.
“Questa decisione denota discriminazione ideologica, assurda e ingiusta, perché non si possono accettare queste distinzioni: anche perché le coppie omosessuali pagano quanto quelle etero” denuncia Romizi.
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