Dal 1999, questa coppa occupa un posto all’interno del British Museum, quando è stata acquistata per 1,8 milioni di sterline. Un oggetto raro e preziosissimo, realizzato nel 1° Secolo d.C. Una coppa unica non solo per l’immagine che vi è ritratta, ma anche perché potrebbe essere uno dei pochi oggetti di quel tempo ancora intatti a raffigurare un’immagine omoerotica. Infatti, molti oggetti simili riconducibili all’arte romana LGBT+ sono stati distrutti volontariamente, ignorati o addirittura nascosti dagli stessi musei.
Questa coppa romana quindi potrebbe essere una delle poche testimonianza di arte LGBT+. E con questa riflessione l’artista Silversmith Hal Messel ha avuto un’illuminazione geniale. Messel nell’ultimo anno ha collaborato con il British Museum di Londra per ricreare otto coppe identiche all’originale. Ma ognuna con un colore diverso. Otto, per la precisione. Come i colori della bandiera arcobaleno. Un particolare e originale omaggio al London Pride e a tutti quelli che verranno organizzati nel corso dei prossimi due mesi.
L’arte LGBT nell’antica cultura romana
Messel spiega che le relazione tra persone dello stesso sesso erano conosciute già in epoca romana. Ma nel corso del tempo tutte le opere che raffiguravano l’omosessualità sono state “perse”.
Le raffigurazioni del sesso sono state ampiamente scoperte e in effetti celebrate nell’arte romana. Ma per centinaia di anni le relazioni tra persone dello stesso sesso sono state tutte cancellate dalla storia. E così pochi artefatti sono sopravvissuti o sono stati trascurati, ignorati . O nascosti, per paura di proteste pubbliche.
Ha impiegato un anno per ottenere otto copie esatte realizzate in argento massiccio, trovando anche la tipologia di colore adatto per ottenere una “bandiera rainbow” mai vista prima. Il lavoro ottenuto però è fenomenale, ed è possibile visitarla come una vera e propria opera d’arte al British Museum. L’esposizione delle coppe è iniziata il 5 luglio, e verranno poi portate al Christie’s e ai Brown Hart Gardens a Mayfair. Fino a quando gli oggetti non saranno venduti a collezionisti privati.
Una coppa arcobaleno per la visibilità della comunità
L’intento di Messel, oltre a dare un suo contributo all’Onda Pride, è anche quello di contribuire alla consapevolezza che l’identità di genere e l’orientamento sessuale siano elementi inseriti anche nell’arte contemporanea. Da qui, si partirà con altri eventi dedicati alla comunità LGBT+, e una parte dei soldi ricavati dalla vendita delle coppe di Messel saranno utilizzati con questo scopo da parte del British Museum.
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