Il 2020 porterà finalmente l’ufficializzazione dell’emoji della bandiera transgenere. Le emoji sono, per intenderci, le “faccine”, le icone, i simboli colorati che potete “scrivere” nei vostri messaggi, e con questa implementazine diventerà quindi possibile far comparire la bandiera dell’orgoglio trans nelle nostre chat e nei nostri post sui social. Insieme alla bandiera transgenere diventerà un’emoji anche il simbolo della transessualità, già implementato in passato ma solo come, appunto, un simbolo in bianco e nero e non come una colorata icona.
L’annuncio è stato dato dall’Unicode Consortium, un’associazione di aziende che si sono unite per uniformare la “lingua” dei simboli che usiamo nelle chat e nei post. Senza questi accordi ogni programma, ogni social, ogni sistema operativo finirebbe per implementare disordinatamente simboli diversi irriproducibili altrove. Persino le normali lettere dell’alfabeto potrebbero essere riprodotte in modo sbagliato su due diversi sistemi che scrivono e leggono in due modi diversi. Ed esistono tantissimi alfabeti al mondo che hanno bisogno di essere correttamente rappresentati ovunque. L’Unicode Consortium si impegna a standardizzare e uniformare questa rappresentazione ed evoluzione del linguaggio aggiornando, sulla base di proposte, anche un grande database delle emoji che dovrebbero essere disponibili.
Per il 2020, l’Unicode Consortium ha approvato 117 nuove emoji, che arriveranno sui nostri dispositivi durante l’anno. Le emoji saranno leggermente diverse sui vari sistemi (come al solito, una “faccina” su Facebook non sarà esattamente identica alla stessa faccina visualizzata su WhatsApp o Twitter) ma, facendo parte dello standard fissato da Unicode, dovrebbe esistere in una qualche sua variante su quasi tutte le piattaforme e i sistemi operativi esistenti. Ognuno aggiorna un po’ quando vuole, quindi è facile che ci mettano un po’ di tempo per comparire ovunque, ma Apple è per esempio sempre stata piuttosto ricettiva agli aggiornamenti.
Oltre alla bandiera e al simbolo transgenere, l’aggiornamento delle emoji ufficialmente riconosciute dall’Unicode porterà anche nuove icone di genere non binario, gender neutral o comunque prive di stereotipi di genere. Dal 2020 ci saranno anche l’emoji di una donna e di una persona dall’aspetto gender neutral in smoking (in “abito da sposo”), di un uomo e di una persona dall’aspetto gender neutral col velo (in “abito da sposa”), di uomini e persone di genere non definito che allattano col biberon o al seno e di Mx. Claus, una variante gender neutral di Babbo Natale e Mamma Natale. Queste si aggiungono a quelle già presenti: con l’aggiornamento 12.1 del 2019 erano per esempio già state implementate 138 emoji gender neutral, basate sull’emoji “persona adulta di genere neutrale” aggiunta nel 2017: abbiamo già quindi, almeno sui sistemi operativi Apple e su Twitter che hanno prontamente implementato tutte queste varianti, emoji gender neutral con faccine dai capelli e dalla pelle di ogni colore e persone di genere non definito vestite con gli abiti tipici di diversi lavori.
Curiosità: tra le emoji che saranno aggiunte nel 2020 ci sarà anche il tipico gesto italiano con la mano da “ma che vuoi?”.
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