Fabio Taglioni in arte Bikermi899, vive a Milano e si definisce geneticamente feticista per le tute di pelle, soprattutto Dainese, ma anche attento osservatore di molti altri generi tra cui rubber e sneakers. Motociclista ducatista per passione, adora visitare luoghi con panorami mozzafiato guardandoli attraverso la visiera del casco; meglio se dopo un bel po’ di curve e tornanti.
Conosciamolo meglio.
Come è nato il tuo fetish?
Quando sia nato me lo sono sempre chiesto anch’io e forse la risposta migliore la posso riassumere citando la battuta
di un famoso film: “Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno” (dr. Hannibal Lecter).
Credo che durante l’adolescenza, prima dell’avvento di internet e anche dei telefonini, si socializzava soprattutto
condividendo le proprie passioni all’aria aperta; tra queste i ragazzini di provincia coltivavano il culto per le 2 ruote,
anche emulando i campioni della pista, sebbene con motori poco potenti; da qui credo sia nata la mia attrazione per le moto da strada, che sin dal primo giorno di “emancipazione sulle strade” ho sentito come il realizzarsi di un sogno.
Da quando ho fatto i miei primi km sul cinquantino, trascorsi pochi giorni e con i soldi risparmiati in alcuni anni tra regali di Natale e compleanno, finalmente entravo in possesso della mia prima tuta Dainese; avevo 14 anni, mi vergognavo a metterla per girare sul cinquantino, ma mi piaceva troppo indossarla e all’epoca credevo di essere l’unico con questa ossessione.
Passarono un paio d’anni, comprai un 125 sempre da strada, era la replica di una moto da pista, bellissima, nel frattempo le tute erano già due.
Le indossavo per divertirmi a casa, ma in moto i miei amici erano molto “casual” e mi sentivo fuori luogo, volevo di più. Finalmente arrivò internet ed è stata la svolta!
I primi sistemi per trovare e socializzare con appassionati di pelle erano molto rudimentali, ma ormai la strada era segnata e sapevo che direzione prendere.
Quanti accessori da moto e tute hai?
Sono passati un bel po’ di anni e il “tarlo” per le tute di pelle da motociclista non accenna a diminuire, diciamo che ho sempre preferito investire i miei risparmi in tute piuttosto che in vita mondana.
Ad oggi se decidessi di indossare una tuta diversa ogni giorno, in un anno, metterei la stessa poco più di 12 volte… (adoro farla un po’ difficile!).
Fa parte del fetish anche il piacere di entrare nella stanza del biker ed essere avvolto dal profumo di pelle e se, accanto ad esse ci sono anche qualche decina di stivali, guanti, caschi, giacche e pantaloni, beh il colpo d’occhio (e di naso) è notevole.
La mia tuta preferita? Beh per gli “addetti ai lavori” sembrerà una risposta scontata, ma era e resta la Dainese T-Age;
un capolavoro di qualità italiana presentata nel 2000 e prodotta per pochi anni, ma che all’epoca fu un vero e proprio simbolo di design abbinato alla sicurezza del motociclista.
Ricercatissima tra gli appassionati, ancora oggi viene scambiata a prezzi esorbitanti sui siti di aste online.
Come vivi il tuo fetish nella vita di coppia?
Non è stato facile trovare una persona speciale con cui condividere affetto e passione per il fetish, ma con un po’ di fortuna tutto può avverarsi.
E’ impagabile il piacere di uscire in moto insieme e una volta finito il giro, restare ancora in tuta avvolti dallo scricchiolio del cuoio caldo e aromatizzato che ti fa sentire protetto, ma allo stesso tempo in armonia con il tuo corpo ed il suo.
Esistono molte persone con la tua stessa passione?
Ho conosciuto molti biker con la passione per la pelle e ho scoperto che c’è molta gente ancora più “bacata” di me in quanto a collezione di tute.
Purtroppo qui in Italia è un fetish ancora poco sentito, forse perchè ritenuto poco pratico visto il clima caldo, ma anche abbastanza impegnativo come costi.
La passione per il leather e il biker in pelle è molto più sentita nei paesi d’oltralpe, dove la comunità di appassionati del genere organizza anche qualche evento dedicato.
Hai un sogno segreto?
Partire per un giro in moto con il mio Boy, vestiti entrambi con: tuta intera in pelle di canguro nera lucida, stivali da pista, guanti da pista, casco in carbonio con visiera a specchio e come bagaglio solo un po’ di contante e lo spazzolino da denti.
Una settimana in sella alla moto sui passi alpini avendo la tuta sempre addosso come se fosse una seconda pelle.
Ah ho detto una settimana perchè finora l’ho fatto solo per quattro giorni, ma sogno di trascorrere periodi sempre più lunghi eheh..
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