Urgenza di sottoporre al voto in Commissione Giustizia al Senato il progetto di legge sulle misure per prevenire la violenza e la discriminazione.
Questo l’oggetto della mail inviata ad Andrea Ostellari, Presidente della Commissione Giustizia in Senato, e in CC a Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato italiano, da quasi 60 eurodeputati.
In qualità di membri dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento europeo, vi scriviamo con preoccupazione per il ritardo nella votazione del disegno di legge sulle misure per prevenire la violenza e la discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Riteniamo che la mancanza di una procedura rapida da parte della Commissione Giustizia del Senato abbia indebitamente ritardato l’adozione di una legge che contribuirà in modo sostanziale alla protezione dei gruppi vulnerabili in Italia, in particolare delle persone LGBT, in linea con i valori europei e il programma di lavoro della Commissione Europea.
Parole chiare quelle in arrivo da Bruxelles, che di fatto premono affinché il presidente leghista la smetta con un ostruzionismo sempre più al limite della forzatura democratico, calendarizzando la discussione del DDL Zan in commissione. “Il disegno di legge proposto è fondamentale per l’allineamento del quadro giuridico italiano sui crimini d’odio e sull’incitamento all’odio con quello degli altri Stati membri dell’UE e del Consiglio d’Europa in materia”, continuano i firmatari. “Chiediamo pertanto di avviare il dibattito sul disegno di legge e di metterlo ai voti affinché l’iter legislativo possa proseguire nella piena legittimità dei poteri conferiti ai senatori. Chiediamo ugualmente a tutti i membri del Senato di sostenere il processo legislativo e di spingere per il suo proseguimento, pur riconoscendo la possibilità di apportare miglioramenti al testo. Attendiamo con impazienza la vostra risposta e apprezziamo in anticipo la vostra considerazione della nostra lettera, attraverso la quale sosteniamo un ambiente più equo per tutte le persone in Italia, in particolare per i suoi cittadini LGBT”.
A firmare la missiva 56 europarlamentari dell’Intergruppo Lgbti, compresi gli italiani Fabio Massimo Castaldo, Andrea Cozzolino, Brando Benifei, Chiara Maria Gemma, Daniela Rondinelli, Dino Giarrusso, Eleonora Evi, Elisabetta Gualmini, Franco Roberti, Giuseppina Picierno, Irene Tinagli, Isabella Adinolfi, Laura Ferrara, Mario Furore, Massimiliano Smeriglio, Patrizia Toia, Pierfrancesco Majorino, Pietro Bartolo, Rosa d’Amato, Sabrina Pignedoli, Sandro Gozi, Tiziana Beghin.
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