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Bisex Visibility Day: una manifestazione per dire che esistiamo

Spesso si sentono persone lesbiche e gay affermare che la bisessualità non esiste, è solo una fase.

Bi Visibility Day
2 min. di lettura

La bisessualità è croce e delizia del movimento LGBTQI italiano. Ci si imbatte spesso in lesbiche e gay che non riconoscono piena dignità alle persone bisessuali: “la bisessualità non esiste: è solo una fase!. Quante volte lo abbiamo sentito (o lo abbiamo detto)?

Nel 1999 gli attivisti e le attiviste che nel mondo lottano contro l’invisibilizzazione e la discriminazione delle persone Bisex hanno istituito la Giornata Mondiale della Visibilità e Orgoglio Bisessuale, ogni 23 settembre” si legge dal sito internet del Bi Visibility Day di Padova “In molte città d’Europa sono state organizzate manifestazioni di piazza, ma questa è la prima volta in Italia”.

Ci si potrà chiedere il perché lanciare una manifestazione specifica sul tema della bisessualità: “La Bifobia è la discriminazione verso le persone bisessuali: ha caratteristiche peculiari, tra cui la negazione stessa dell’esistenza della bisessualità (come vero orientamento sessuale), l’invisibilizzazione all’interno delle comunità LGBTQ e nei mass media, e l’attribuzione di stereotipi negatividichiarano gli organizzatori.

Persone bisessuali che spariscono, che non vengono considerate, che, spesso, sono schernite. Eppure esistono: “Il concetto fondamentale è la visibilità: se la gente non crede che esistano gli Inuit, bisogna riempire la piazza di Inuit (e di persone a loro solidali)”.

Una questione complessa che merita attenzione: «Da un punto di vista politico, va chiarito che la bisessualità non è una posizione politica più di quanto non lo siano l’omosessualità o l’asessualità. Non è una teoria che affermi che “tutti siamo bisessuali”; anzi, il dire così equivale a che nessuna persona è veramente bisessuale» si legge nel manifesto in divenire, consultabile a questo link.

«In questa impostazione, un uomo etero potrebbe dire che “siamo tutti un po’ bisex” e nel frattempo non avere alcuna attrazione verso gli uomini per similitudine» e prosegue. «Nel momento in cui una persona si presenta come bisessuale, verrà vista come una persona che “crede” in certe attrazioni a livello teorico, ma all’atto pratico è attratta da un solo genere. Invece, per le persone bisex le attrazioni verso più di un genere sono reali, sono viscerali e spontanee, esattamente come quelle verso un solo genere sperimentate dalle persone lesbiche e gay».

La manifestazione sarà il culmine di un percorso articolato, come l’incontro “Contiamo gli unicorni –  Bosessuali nella società” del 14 settembre prossimo. «La bisessualità non è “a favore del binarismo di genere”: alcune persone bisessuali sono attratte dalle caratteristiche sessuali e di genere (seno, pettorali, “virilità”, “femminilità”), altre non mettono il genere al primo posto. Ma le attrazioni di una persona bisex non determinano le sue posizioni politiche più di quanto non lo facciano per una persona etero, omo, asessuale, queer, o altro».

Sabato 23 settembre, dunque, a Padova si terrà il Bi Visibility Day. Il percorso del corteo è consultabile a questo link, la pagina Facebook con tutti gli eventi è qui. Non resta che andare, oppure non credi nell’esistenza delle persone bisessuali?

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2 thoughts on “Bisex Visibility Day: una manifestazione per dire che esistiamo

  1. In realtà i bisessuali, soprattutto quelli maschi, decidono di non uscire allo scoperto per un motivo ben preciso: ben poche donne sarebbero disposte ad avere una relazione con un uomo attratto anche da altri uomini.
    Quindi non vedo perchè tirare in ballo i gay, non sono loro a discriminare i bisessuali…

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